La ricetta tradizionale passa anche dall'innovazione nei pagamenti - InformaCibo

La ricetta tradizionale passa anche dall’innovazione nei pagamenti

di Simone Pazzano

Ultima Modifica: 18/03/2019

La tradizione sposa l’innovazione: dai food truck fino all’artigianato, i commercianti puntano ai pagamenti digitali

Sposare l’innovazione non sempre vuol dire rinunciare alla tradizione. È quello che accade quotidianamente nel mondo del food e che ora sta coinvolgendo un altro aspetto importante per ristoranti e attività commerciali: quello dei pagamenti. Sono sempre di più infatti gli italiani che stanno abbandonando le vecchie abitudini, puntando sui pagamenti digitali. Questa è la tendenza emersa dal recente studio dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e condotto su un campione di circa 300 PMI (non solo food). Nel 2018, infatti, il 33% dei retailer ha investito in soluzioni di pagamento innovative e, in particolare, il 24% ha investito nei mobile POS.

Niente costi fissi, niente costi d’installazione. Il mercato dei pagamenti digitali va incontro a ogni genere di attività e ha molti vantaggi per il commerciante. Come spiega Marc-Alexander Christ, Co-Founder di SumUp, fintech britannica che sta investendo molto nei pagamenti elettronici, anche in Italia:

Non accettare pagamenti con carta, per i commercianti, significa rischiare di perdere una larga fetta di vendite. Introducendo la possibilità di accettare pagamenti con carte di credito e debito, e proponendo quindi ai clienti una soluzione cashless, i commercianti che scelgono SumUp vedono una crescita del loro fatturato del 60%

 

La stessa azienda britannica nell’ottobre 2018 ha rilasciato SumUp 3G, un lettore di carte che consente ai commercianti di elaborare i pagamenti senza la necessità di un’applicazione mobile o di una connessione Wi-Fi costante.
Dalle pasticcerie ai food truck itineranti, passando per gli artigiani che fanno rivivere antichi mestieri, sono diverse ormai le attività che hanno scelto di unire alla tradizione l’innovazione dei pagamenti digitali. Vediamo dove possiamo andare a Milano senza l’ansia del cash.

Mascherpa Milano

Mascherpa – La prima tiramisuteca d’Italia

Nel cuore di Milano si trova un vero paradiso per tutti i golosi: si tratta di Mascherpa tiramisù + coffee di Giuseppe Loiero, la prima tiramisuteca d’Italia. Mascherpa è stata la prima attività commerciale, in Italia, a scegliere l’invio telematico dei dati di vendita all’Agenzia delle Entrate e si è dotata di un lettore di carte. “Siamo molto attenti ai pagamenti digitali e ad ogni evoluzione che il mercato propone. Per questo motivo abbiamo optato per un’alternativa pratica e veloce rispetto al POS tradizionale“, spiega Giuseppe Loiero.

La tradizione del tiramisù, un dolce italiano che ha conquistato il mondo, e l’innovazione di una ricetta che viene reinventata ogni giorno e di un locale che ha scelto di essere tech anche dal punto di vista dei pagamenti. Si potrebbe definire una tiramisùteca 2.0. Una piccola boutique del gusto dove i protagonisti sono mascarpone, savoiardi e caffè. L’anima di Mascherpa è Giovanna Anoia che racconta come il progetto sia nato quasi per gioco. “All’inizio pensavo, perché dovrebbero venire a mangiare il tiramisù da me, visto che lo fanno tutti a casa?

In effetti il tiramisù è un dolce semplice, di cui ognuno preferisce la propria versione. Associandola spesso a ricordi famigliari. E invece, cominciando con la necessità di fare un tiramisù vegano, sono nate poi tante altre versioni. Gusti e modi diversi di rendere speciale un dolce a cui siamo tutti affezionati. Tutte modifiche introdotte un passo alla volta, per testare se i clienti erano pronti a vedere (e mangiare) la tradizione modificata. Il risultato? Un successo.

Bedda

Bedda – La Sicilia su ruote

Da oggi a Milano è possibile acquistare anche uno dei piatti più “poveri” della cultura gastronomica siciliana, il pane cunzatu (“condito”), con uno dei più innovativi sistemi per i pagamenti digitali. Si può fare presso l’Ape Bedda di Tiziana e Basilio, coppia siciliana trapiantata nel capoluogo lombardo che ha allestito una piccola cucina a bordo di un’Ape vintage, per portare un po’ di Sicilia anche nel nord Italia. Basilio ha un passato da conduttore radiofonico e attore di teatro e, per passione, si è reinventato cuoco di strada accanto alla moglie Tiziana, architetto. “Abbiamo scelto di affidarci al pagamento digitale perché è facile e comodo: ci basta lo smartphone e possiamo accettare i pagamenti ovunque. In più, con un semplice tap, possiamo spedire le fatture via mail direttamente dall’app”.

i Baccalà

I Baccalà – Pesce fritto giorno e notte

Milanesi d’adozione, i Baccalà girano per la città preparando il loro squisito baccalà pastellato, proponendo così uno squisito assaggio di mare nel nord Italia. È stata proprio la scarsa offerta di cibo da strada tipica del Sud a spingere Serena, Alessandro e Karim a proporre baccalà e frutti di mare a bordo del loro food truck, amabilmente battezzato Giallone (soprannome rimasto tale anche dopo la riverniciatura azzurra). “Proporre un’alternativa al contante è fondamentale. Alle sagre o alle feste spesso le persone finiscono i contanti in poco tempo, ma con il lettore di carte possiamo accettare transazioni con carta anche per i piccoli importi”, commentano i Baccalà.

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L'Autore

Giornalista

Giornalista e digital strategist per ViaBagutta Comunicazione. Scrivo di food & beverage per testate di settore come Informacibo.it e Osserva Beverage de La Repubblica. Curo "Onde", una newsletter dedicata ai temi della comunicazione e "Blu Mediterraneo", community per gli amanti del mare.