La “Settimana della Cucina italiana nel mondo” a Yangon in Birmania - InformaCibo

La “Settimana della Cucina italiana nel mondo” a Yangon in Birmania

Il resoconto della “settimana” con in primo piano la cultura della cucina italiana in questa zona dell'Asia sudorientale

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 25/11/2019

L’edizione numero quattro della “Settimana della Cucina italiana nel mondo”, che si è svolta in anteprima a Yangon in Birmania, è riuscita a presentarsi con quelle caratteristiche che, pensiamo, dovrebbero essere sempre al centro della promozione agroalimentare di un Paese. Come, in questo caso, l’Italia, patria della dieta mediterranea, leader in Europa per numero di denominazioni protette e riconosciuta sui mercati esteri, con il suo made in Italy, sinonimo di qualità. Una conferma di tutto questo arriva dai numeri dell’export che ha superato i 41 miliardi di euro.

A Yangon infatti non si è svolto il solito rituale spot di propaganda ma si è cercato di incrementare la conoscenza della cultura gastronomica italiana, diffondendo una maggiore consapevolezza sui prodotti italiani con svariati  eventi e per dare una spinta al turismo enogastronomico.

Tutto ciò è stato possibile grazie al lavoro di molti soggetti coordinati dall’Ambasciata d’Italia a Yangon.

Da Parma l’Alma con lo chef Carlo Maria Ricci e il Presidente Enzo Malanca

La scelta poi di invitare l’Alma, il più autorevole centro di formazione della Cucina Italiana a livello internazionale, fiore all’occhiello dell’Italia che ha nel cibo un patrimonio unico da tutelare e valorizzare sempre di più, dimostra che si è scelto la strada migliore per promuovere la cultura enogastronomica, le eccellenze alimentari italiane e le sue tradizioni. Da Parma, proprio per dare maggiore valore all’alta cucina sono arrivati lo chef Carlo Maria Ricci, diplomato nel Corso Superiore di Cucina Italiana di Alma, alcuni collaboratori e il Presidente di Alma, Enzo Malanca.

La foto di rito con gli chef, l’ambasciatrice ed Enzo Malanca, Presidente di Alma

La “settimana” inizia all’Ambasciata d’Italia con Alessandra Schiavo che incontra la stampa

L’ incontro con la stampa

La Settimana si è aperta l’11 novembre a Yangon con una Conferenza Stampa organizzata nella Residenza dell’Ambasciatrice d’Italia, Alessandra Schiavo.

Affollata partecipazione di circa 50 giornalisti (impiegati in canali TV, radio, carta stampata, magazine e online), seguita da un buffet curato dai migliori ristoranti italiani presenti in città, che ha permesso ai rappresentanti dei media di “saggiare” direttamente la qualità del cibo italiano.

L’evento, cui hanno partecipato anche gli chef dei ristoranti interessati (tra cui lo chef abruzzese Nicolino Lalla, executive chef del Grand hotel Pullman Centrepoint della catena alberghiera internazionale Accor hotels, che ha preparato uno sfizioso show cooking), è stato un’ulteriore occasione per sottolineare la bontà, in termini di gusto e di sicurezza alimentare, dei nostri prodotti enogastronomici.

Ogni giorno poi i ristoranti partecipanti all’iniziativa (E’ Cucina, Opera, Fratello e Casa Mia) hanno proposto al pubblico menù made in Italy a prezzi speciali.

Lo chef abruzzese di Liscia (Chieti) Nicolino Lalla e lo staff con i vini italiani e i pomodori dell’azienda parmense Mutti
Lo chef di Alma, Carlo Maria Ricci, con i cuochi di Yangon e alcuni collaboratori

Dal 12 al 16 novembre si è svolta una fitta carrellata di masterclass di cucina italiana (in tutto una dozzina), tenute da quattro chef: Nicolino Lalla e Cristiana Zera, entrambi operanti a Yangon; lo Chef Carlo Maria Ricci inviato (anche grazie al supporto ICE) da Alma, Scuola Internazionale di Cucina Italiana, il giovane birmano Ye Ko Naing, che nel 2016 aveva studiato un anno ad ALMA grazie ad una borsa di studio e che l’Ambasciatrice ha “richiamato” temporaneamente in Myanmar (grazie al sostegno dell’Associazione di Amicizia Giuseppe Malpeli) perchè incontrasse, sempre in Residenza, gli studenti delle due più importanti scuole di cucina locale (HCTA e MTHRDA).

In tutto, questo intenso programma “pedagogico”, ha coinvolto 4 chef, 3 scuole (anche la Onlus Myanmar Deaf Chefs), e 3 location (Opera, E’ Cucina e la Residenza dell’Ambasciatrice), per un calendario di formazione che ha spaziato dai primi ai secondi, dalla pizza fino a dolci e biscotti. Non sono mancate masterclass sui vini italiani. 

Il tutto è culminato in una luculliana cena di gala di ispirazione rinascimentale, in omaggio alla contemporanea Mostra “Opera Omnia” di Leonardo da Vinci organizzata dall’Ambasciata. I vini della cena di gala: Cadis delle venezie Pinot Grigio Doc; Elena Walch Alto Adige, Trentino Müller Thurgau, Marchesi Antinori Peppoli, Chianti classico Docg.

Un momento della cena di gala

La cena, realizzata presso E’ Cucina, è stata ideata e preparata in modo magistrale a quattro mani, quelle degli chef Lalla e Ricci. Hanno partecipato 75 ospiti, tra personalità del mondo culturale ed economico birmano, con in prima fila esponenti dei comparti F&B e dell’hôtellerie/ristorazione.

Il giorno dopo si è svolto un simpatico show-cooking presso la GDO di Yangon, che ha fatto conoscere i  piatti e prodotti made in Italy (dai salumi ai formaggi e al miele, fino a vari tipi di paste) al grande pubblico.

L’ambasciatrice Alessandra Schiavo

L’ambiasciatrice a Informacibo: “soddisfatta del ricco programma promozionale

L’Ambasciatrice Schiavo ha dichiarato ad Informacibo: “sono molto soddisfatta del ricco programma promozionale che, grazie alla collaborazione entusiastica e generosa di tanti attori – chef, ristoranti italiani, ALMA, Scuole e Onlus locali, ICE e grande distribuzione birmana –  siamo riusciti a realizzare a Yangon , in un mercato dalle dimensioni ancora limitate ma dalle interessanti prospettive di crescita. La grande protagonista è stata l’enogastronomia italiana, con al centro la formazione e la crescita delle capacita’ locali: una dozzina le masterclass di vini e cucina organizzate dall’Ambasciata, e forte l’oureach compiuto sia presso la stampa locale che verso il grande pubblico. Il tutto “condito” con i numerosi eventi culturali – seminari, film e una cena di gala con menu rinascimentali – realizzati dall’Ambasciata in connessione ideale con le celebrazioni del 500 Anniversario della morte di Leonardo Da Vinci”.

Fotogallery dalla Settimana della Cucina Italiana a Yangon in Birmania

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