Lasagne e polpette sequestrate: vergogne occidentali
di Informacibo
Ultima Modifica: 04/03/2013
di Gianluigi Veronesi, direttore di Degusta
Ci sono milioni di persone al mondo che, se potessero, si metterebbero in fila per ore pur di poter mangiare lasagne e polpette sequestrate in questi giorni poiché contenevano tracce di carne di cavallo.
Alcuni paesi emergenti, popolati da milioni di poveri, hanno già chiesto di ottenere queste derrate.
Lo scandalo ha portato alla luce micro quantitativi di carne di cavallo rinvenute all’interno di cibi pronti, come le polpette dell’Ikea o le lasagne della Buitoni. Il motivo del sequestro? Spesso nella carne di cavallo si rilevano tracce di steroidi anabolici, somministrati ai cavalli da corsa, ma nocivi per la salute umana.
Domanda: siamo sicuri che all’interno della carne di vacca o di vitello, utilizzata abitualmente per fare milioni di confezioni di prodotti pronti, non ci siano altrettanti estrogeni e conservanti, anch’essi nocivi? Allora sarebbe stato più giusto e corretto procedere diversamente. Visto che non evidenziare la presenza di carne di cavallo sull’etichetta è un reato (frode in commercio, ecc, ecc), è giusto sanzionare i produttori industriali che hanno commesso l’illecito (dando fischi per fiaschi), ma tutta quella carne poteva essere comunque tranquillamente mangiata, senza dare esempi devastanti al resto del mondo che ci guarda chiedendosi come possiamo commettere simili sciocchezze.
E nel frattempo, mentre si rilevano anche tracce di carne d’asino negli hamburger australiani, arriva la notizia che fa sprofondare l’immagine della Budwaiser: l’azienda avrebbe annacquato la birra per anni al fine di risparmiare sull’alcol, e ora gli americani chiedono danni per 5 milioni di dollari. Di tarocco in tarocco, non finiamo mai di stupirci!
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