L’Italia scommette sul “Turismo Dop”
Indagine Qualivita: si afferma un nuovo modello di accoglienza e fruizione del territorio spinto dai Consorzi di tutela e basato sui prodotti Dop e Igp
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 29/09/2018
Il ruolo delle produzioni agroalimentari e dell’enogastronomia, in relazione ai flussi di turisti che scelgono il nostro paese come destinazione delle loro vacanze, hanno assunto un ruolo strategico. Si afferma un nuovo modello di accoglienza e fruizione del territorio spinto dai Consorzi di tutela e basato sui prodotti Dop e Igp.
Dall’indagine Qualivita, svolta tra i Consorzi di tutela, emergono dati importanti: l’Italia conta oltre 200 eventi incentrati sui prodotti ad Indicazione Geografica, 150 Itinerari e Strade attive, più di 600 risorse culturali intimamente legate al patrimonio alimentare e 17 esperienze come nuove proposte di incontro interattivo con il mondo rurale.
Il driver enogastronomico è fondamentale: motiva un turista su due (48%) a venire in Italia (Ispos-Enit, 2017) ed è prioritario anche per i viaggiatori italiani visto che quasi due su tre (63%) ritengono importante la presenza di un’offerta legata al cibo per scegliere i propri viaggi (“Primo Rapporto sul Turismo Enogastronomico italiano 2018” dell’Università di Bergamo).
Ad indagare il rapporto tra crescita del turismo enogastronomico e Indicazioni Geografiche è stata la tavola rotonda “Turismo Dop” organizzata dalla Fondazione Qualivita, svoltasi a Modena venerdì 28 settembre.
La sintesi delle relazioni dell’incontro modenese fa emergere che un lato, le imprese agroalimentari e vitivinicole investono in un nuovo modello aziendale che concepisce i propri spazi non solo come luoghi di produzione, ma anche per la conoscenza e l’acquisto del prodotto. Dall’altro, i Consorzi portano avanti progettualità che vanno dall’educazione alimentare alla valorizzazione delle vere eccellenze del mondo rurale. Un processo che trova nel legame tra “beni culturali” e prodotti Dop Igp, un connubio strategico per lo sviluppo di interi territori.
Iniziative che per dimensione e qualità – hanno sottolineato i relatori al convegno di Modena– meritano una riflessione anche di natura normativa, per incentivare i progetti di sistema promossi da Consorzi di tutela ed enti di promozione di importanza primaria, realizzati con l’obiettivo di attrarre turismo, qualificare i servizi e promuovere un calendario di iniziative nazionali del Turismo Dop.
Il Paese falce e coltello
Viaggio di un aspirante Trat-Turista per Caso nell’Italia dei prodotti Dop e Igp tutelati dai consorzi. I percorsi e gli eventi fotografati da un’indagine della fondazione Qualivita.
di Patrizio Roversi (da Repubblica Food)
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