Per la guida del Gambero Rosso 2020, il re degli chef è Niko Romito - InformaCibo

Per la guida del Gambero Rosso 2020, il re degli chef è Niko Romito

Sul podio dopo Niko, Bottura e Beck. La Guida "Ristoranti d'Italia" compie 30 anni. 35 le Tre Forchette e la Guida Ristoranti Italiani all'estero

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 03/11/2019

L’Abruzzo con Niko Romito ancora ai vertici della ristorazione italiana.

Con 96 punti su 100 ed il massimo riconoscimento delle Tre Forchette il “Reale” di Niko Romito a Castel di Sangro (Aquila) si conferma il miglior ristorante d’Italia per la guida del Gambero Rosso 2020, presentata questa mattina a Roma negli spazi dello Sheraton Hotel & Conference Centre. Una conquista che si ripete a distanza di un anno, leggere il primo posto a Niko nella Guida del 2019,  su  Informacibo.

Ma Romito risulta abbonato ai premi quest’anno, nelle scorse settimane aveva conquistato con il suo “Spazio” di Roma il Premio “Bar dell’anno” (qui su Informacibo la cronaca a Milano).

Dopo l’abruzzese Niko Romito due famosi  inseguitori sono appaiati a 95 punti: Massimo Bottura con Osteria Francescana a Modena e Heinz Beck della Pergola a Roma.

A seguire, massimo riconoscimento (Tre Forchette):

Le Calandre a Rubano (Padova), Piazza Duomo ad Alba (Cuneo), Uliassi a Senigallia (Ancona), Don Alfonso 1890 a Massa Lubrense (Napoli), Enoteca Pinchiorri a Firenze, Antonino Cannavacciuolo con Villa Crespi di Orta San Giulio a Novara, Cracco a Milano, Duomo a Ragusa, Madonnina del Pescatore a Senigallia (Ancona), Il Pagliaccio a Roma, Quattro Passi a Massa Lubrense (Napoli), Seta del Mandarin Oriental Milano, St. Hubertus dell’hotel Rosa Alpina a San Cassiano (Bolzano), Torre del Saracino a Vico Equense (Napoli), La Trota a Rivodutri (Rieti), Da Vittorio a Brusaporto (Bergamo), Enrico Bartolini Mudec Restaurant a Milano, Berton a Milano, D’O a Cornaredo (Milano), Pascucci al Porticciolo a Fiumicino (Roma), Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio a Mantova, Casa Vissani a Baschi (Terni), Agli Amici dal 1887 a Udine, Da Caino a Montemerano (Grosseto), Taverna Estia a Brusciano (Napoli), Idylio by Apreda del The Pantheon Iconic Rome Hotel a Roma, Laite a Sappada (Udine), Lido 84 a Gardone Riviera (Brescia), Lorenzo Forte dei Marmi (Lucca), La Madia a Licata (Agrigento), Miramonti l’Altro a Concesio (Brescia) e La Peca a Lonigo (Vicenza).

Guida ai Ristoranti d’Italia 2020 del Gambero Rosso, i numeri

35 Tre Forchette

30 Tre Gamberi (osterie, bistrot)

10 Tre Bottiglie  (locali ”enoappassionati”)

4 Tre mappamondi (cucina straniera e etnica)

3 Tre Coccotte

3 Tre Boccali (i templi della birra)

5 Due forchette rosse, (si tratta dei sette locali in pole position per raggiungere il traguardo delle Tre Forchette: Arnolfo a Colle di Val d’Elsa (Siena), Dani Mason a Ischia (Napoli), Lume a Milano, Il Piccolo Principe del Grand Hotel Principe di Piemonte a Viareggio (Lucca), Signum a Salina (Messina), Vun Andrea Aprea dell’Hotel Park Hyatt Milan a Milano, Andreina a Loreto (Ancona).

18 Premi Special (leggere su Informacibo)

Ciccio Sultano del Duomo a Ragusa è il “Ristoratore dell’anno”. Impronta a Bassano del Grappa (Vicenza) è la “Novità dell’Anno“.  Il giovane di Edvige Simoncelli di Idylio by Apreda il ”pastry chef dell’anno”, e lo chef marchigiano Moreno Cedroni ottiene il premio innovazione in cucina.

“Siamo felici di festeggiare la trentesima edizione, questa tappa fondamentale per noi e per la ristorazione italiana” afferma il presidente di Gambero Rosso Paolo Cuccia.

Perché sono cambiati i punteggi: un anno zero per la Guida

Studio, ricerca, sperimentazione, formazione continua sono requisiti indispensabili. Lotta allo spreco e sostenibilità “impongono” un comportamento etico. È il tempo della “verità”, del sapore assoluto, della tecnologia al servizio dell’ingrediente selezionato in modo “scientifico”. Il ristorante è un’esperienza complessiva che nasce da un’intesa sempre più serrata fra sala e cucina.

Ed è proprio da queste considerazioni che è scaturito il piccolo grande cambiamento nella ripartizione dei punteggi: 50 punti per la cucina (fino lo scorso anno 60), 30 per la sala (prima 20), 20 per la cantina (invariato). Il bonus restringe il suo raggio d’azione (1 solo punto): per meritarlo fatte salve location uniche per struttura e paesaggio, bisogna davvero dare qualcosa in più in termini di formazione, etica e sostenibilità, lotta allo spreco.

Una sorta di anno zero, dunque, per la Guida del Gambero, come ha sottolineato Laura Mantovano,  ”una ripartenza, con una piccola vetrina dei migliori 30 under 30, ovvero i giovani fra sala e cucina che fanno ben sperare per il futuro della cucina italiana. Perché il ristorante è un’esperienza complessiva che nasce da un’intesa sempre più serrata fra sala e cucina’‘.

illycaffè quest’anno è sponsor della Guida Ristoranti d’Italia

illycaffè è stata protagonista dell’evento di presentazione della Guida con il premio speciale per il “Miglior servizio del caffè” assegnato a L’Argine a Vencò a Dolegna del Collio (GO), il ristorante della illy Chef Ambassador Antonia Klugmann. Altri riconoscimenti a “I 30 migliori under 30”, sono stati consegnati oggi da Daria Illy, Coffee Culture Director, alla nuova generazione di chef e maître italiani nelle due diverse categorie: Cucina e Sala.

I premiati di Parma e provincia

La Guida ai Ristoranti d’Italia 2020 consegna alla Trattoria Ai Due Platani di Coloreto (Parma) un prestigioso  terzo Gambero.  Con questo premio il locale dello chef  Giancarlo Tavani raggiunge il massimo punteggio in tutte le principali guide nella categoria trattorie. Da segnalare che un importante premio gli era stato assegnato a Milano dalla Guida de L’Espresso 2020.

Anche la Locanda Mariella di Fragno (Calestano), ha confermato i tre gamberi.

Il Premio Terra e Ambiente se lo aggiudica il ristorante Al Vedel di Sacca di Colorno di Enrico Bergonzi per la “capacità di interpretare la sostenibilità con forma e sostanza e per la valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti attraverso una cucina nel pieno rispetto della terra, dell’ambiente e dell’uomo”.

Gambero Rosso premia i ristoranti Italiani all’estero

Anche quest’anno sono tanti i giovani chef italiani all’estero che sono entrati nella guida Top Italian Restaurants di Gambero Rosso.

La guida Top Italian Restaurants 2020 del Gambero Rosso è già online e la trovate QUI.

Il “Ristorante – Luca Fantin” a Tokyo, da 10 anni nella Bulgari Ginza Tower, per il Gambero Rosso è la migliore esperienza di cucina italiana nel mondo (primo anche nel 2019 leggere Informacibo) e vince il premio di “Ristorante dell’Anno”.

Luca Fantin

Le città più premiate: Parigi, New York, Tokyo e Copenaghen.

Lo Chef dell’Anno è Emanuele Pollini del “Ovo by Carlo Cracco” di Mosca; Tèrra a Copenaghen, dei giovani Valerio Serino e Lucia De Luca, è il Ristorante Emergente. La Pizzeria dell’Anno è “Futura” a Berlino, progetto del pizzaiolo Alessandro Leonardi e del cantante dei Planet Funk Alex Uhlmann.

Top Italian Restaurants, ha affermato  Paolo Cuccia, presidente di Gambero Rosso. ”è in linea con la nostra mission strategica di attrarre l’attenzione di appassionati e gourmet di tutto il mondo sugli ambasciatori del gusto italiano. Ci è sembrata quindi naturale la scelta di pubblicarla sin dalla prima edizione esclusivamente online e in lingua inglese, per renderla fruibile ad un pubblico internazionale più vasto possibile”.

‘Questa guida digitale – spiega il curatore del Gambero Rosso, Lorenzo Ruggeri – ha selezionato non solo i migliori chef, ma anche quei luoghi della ristorazione che utilizzano prodotti Made in Italy, vere ambasciate del gusto e della promozione del nostro Paese nel mondo”.

Sempre a Roma il 2 dicembre sarà presentata la guida online 50 Top Italy che premia Passerini a Parigi come il miglior ristorante italiano nel mondo. Sul podio Don Alfonso 1890, a Toronto, e Heinz Beck, a Tokyo.

La top 50 vede primeggiare l’Europa, con 18 insegne, seguita dal Nord America, a 16, (14 negli Stati Uniti e 2 in Canada) e l’Asia, con 10 insegne.

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