Premio eno-letterario “Vermentino”: al via la nona edizione con tante novità per raccontare il vino e il territorio
di Alessandra Favaro
Ultima Modifica: 21/03/2025
Il Premio eno-letterario “Vermentino” torna alla ribalta con la sua nona edizione, puntando i riflettori sul connubio virtuoso tra vino, letteratura e promozione del territorio. Partito da Milano con un evento di lancio, il concorso si prepara ad animare il mondo editoriale italiano (e non solo) grazie a importanti novità, tra cui una sezione dedicata alla narrativa straniera.
Indice
Un premio per valorizzare il Vermentino e la cultura del vino
Nato nel 2016 per iniziativa della Camera di Commercio di Sassari, il Premio eno-letterario “Vermentino” ha un obiettivo chiaro: promuovere il celebre vitigno Vermentino attraverso il fascino della scrittura. Un modo per raccontare storie, territori e persone che vivono la filiera agroalimentare e la realtà quotidiana dei campi.
«È importante sottolineare la rilevanza di questo premio e il fatto che lo si presenti a Milano dimostra quanto ci teniamo a farlo crescere», afferma il presidente della Camera di Commercio di Sassari, Stefano Visconti, ricordando come l’edizione 2025 si preannunci ricca di iniziative e appuntamenti.
Come partecipare: candidature aperte fino al 30 maggio
Editori e autori potranno candidare fino a due opere di narrativa italiana, ma quest’anno si aggiunge la possibilità di presentare anche due opere di narrativa straniera tradotte in italiano. È la novità di questa edizione, pensata per allargare l’orizzonte culturale del Premio. Le candidature resteranno aperte fino al 30 maggio 2025, mentre la cerimonia di premiazione è già fissata per il 4 ottobre a Olbia.
L’importanza del racconto del territorio
Il “Vermentino” non si limita solo a celebrare il vino, ma dà grande risalto alla promozione del territorio. È infatti confermata la menzione speciale “Territorio”, che premia l’opera capace di valorizzare ambienti e contesti locali, dalle realtà rurali a quelle urbane.
Gli intrecci narrativi che nascono da questi luoghi diventano testimonianze vive, in grado di parlare di tradizioni, prodotti tipici e cultura agroalimentare.
«Anche quest’anno sarà una bella sfida tra autori e case editrici», sottolinea la vicepresidente della Camera di Commercio e presidente del Premio, Maria Amelia Lai, evidenziando come la crescita di interesse attorno all’iniziativa renda la competizione sempre più stimolante.
Giovani e lettura: il ruolo del Liceo Gramsci di Olbia
Da sempre il Premio punta a coinvolgere le nuove generazioni: significativo l’apporto degli studenti del Liceo Gramsci di Olbia, che da anni partecipano a un percorso di lettura e approfondimento dedicato proprio al “Vermentino”.
«Lavorare insieme ai ragazzi per trasmettere l’importanza della lettura è un risultato che ci sta particolarmente a cuore», dichiara la vicesindaca di Olbia, Sabrina Serra. Un impegno che testimonia la volontà di rendere il Premio un’occasione di crescita culturale e personale per gli studenti.
Partnership con ALI e la rete libraria
Un altro passo avanti nella diffusione del Premio eno-letterario “Vermentino” è la partnership con l’Associazione Librai Italiani (ALI). A sottolinearlo è il presidente dell’ALI, Paolo Ambrosini, che ha espresso soddisfazione per un accordo in grado di potenziare la presenza del Premio in alcune librerie selezionate a livello nazionale. In questi punti vendita sarà allestito un corner dedicato ai volumi premiati, assicurando così maggiore visibilità agli autori e alle opere in gara.
Un comitato di sviluppo per un premio in costante evoluzione
Il segretario generale del Premio, Pietro Esposito, annuncia la nascita di un Comitato di sviluppo, dove figurano, tra gli altri, Luca Ammirati (vincitore nel 2023) e Giulia Ciarapica.
«Il Premio si evolve e cresce», dichiara Esposito, «e da Milano parte una nuova sfida con novità che daranno al “Vermentino” una dimensione ancora più ampia».
Perché il “Vermentino” è un appuntamento da non perdere
Il Premio eno-letterario “Vermentino” continua a conquistare appassionati di vino e letteratura, unendo l’eccellenza agroalimentare sarda al mondo della narrativa. Per chi ama il vino, i racconti autentici e il dialogo con il territorio, l’appuntamento del 4 ottobre a Olbia rappresenta un’occasione imperdibile per scoprire nuovi talenti e il valore culturale di un vitigno simbolo della Sardegna.
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