Responsabilità sociale: l’impegno della filiera francese delle carni - InformaCibo

Responsabilità sociale: l’impegno della filiera francese delle carni

“Patto per un impegno sociale”: è così che è stata denominata l’iniziativa di responsabilità sociale avviata dalla filiera francese del bestiame e delle carni

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 11/11/2020

Protezione ambientale; benessere, tutela e salute degli animali; equa retribuzione per tutti gli operatori del comparto e attrattiva delle professioni nell’ambito dello stesso; prodotti alimentari di qualità, sani e sostenibili.

Questi gli obiettivi del “Patto per un impegno sociale” promosso da Interbev, l’Associazione interprofessionale francese del bestiame e delle carni.

Altro impegno, attestare, tramite l’organizzazione interprofessionale, l’approccio collettivo alla sostenibilità del comparto carni e bestiame.

Per quanto riguarda la tutela dell’ambiente e del territorio una delle principali preoccupazioni è quella di ridurre l’impatto ambientale. Per questo la filiera bovina francese ha aderito al programma pilota LIFE BEEF CARBON, varato nel 2015, che si prefigge di ridurre del 15% nell’arco di 10 anni, le emissioni di gas ad effetto serra dell’industria della carne bovina in Francia.
Inoltre, è stata studiata un’iniziativa per incentivare il manto erboso e preservare i servizi ecosistemici dei pascoli: in effetti l’erba da pascolo mitiga i cambiamenti climatici, perché immagazzina nel terreno grandi quantità di anidride carbonica, salvaguardando allo stesso tempo la qualità dell’acqua e la biodiversità. Per questo motivo, con il sostegno di ADEME (Agenzia per la transizione ecologica), Interbev ha varato un progetto che intende fornire, nei disciplinari per la produzione di carne a marchio Label Rouge e di carne biologica, una valutazione più esatta della valorizzazione dell’erba di pascolo e a divulgarne gli impatti e i benefici ambientali legati.
Altro importante obiettivo è quello di aumentare l’autosufficienza delle aziende e combattere la deforestazione d’importazione. In Francia, il 90% del mangime per le mandrie di erbivori viene prodotto direttamente nell’azienda agricola, e questo rappresenta un alto livello di autosufficienza sotto l’aspetto agronomico ed ecologico. Tra il 10% del mangime per gli animali che proviene dall’esterno, lo 0,8% è costituito dai semi di soia importati dal Sudamerica, potenzialmente da zone deforestate.

Per ridurre tale impatto il comparto ha adottato tre strategie

– Aumentare l’autosufficienza proteica delle aziende, ricorrendo alle valutazioni effettuate con un programma denominato CAP’2ER®;
– Incrementare l’autosufficienza (Francia e UE) tramite il Programma per le proteine vegetali per la Francia 2014-2020, a cui contribuisce anche Interbev;
– Promuovere la coltivazione sostenibile della soia. Questo è quanto si prefigge di fare la piattaforma DURALIM, che stabilisce l’obiettivo di raggiungere il 100% di produzione di soia sostenibile entro il 2025 (con deforestazione uguale a zero). INTERBEV è fra i soci di questa piattaforma dal 2019.

Altra importante area d’azione del Patto per un impegno sociale è quella del benessere, tutela e salute degli animali. Per affrontare le questioni sollevate riguardo le condizioni di allevamento, trasporto e macellazione degli animali, il settore si è dotato di strumenti che consentono di valutare il benessere e la tutela degli animali in ogni passaggio della filiera, per monitorare costantemente e migliorare le condizioni di vita dell’animale.

Nasce così “Boviwell”, lo strumento per la valutazione del benessere animale in zootecnia che si articola in tre fasi:

– Un colloquio con l’allevatore, che esprime il suo punto di vista sulle aspettative dell’opinione pubblica, le caratteristiche della sua azienda e i risultati ottenuti sul piano del benessere animale;
– La valutazione di un tecnico sui diversi criteri che riguardano gli animali e l’ambiente in cui vivono
– L’esito dell’esame, ottenuto assegnando un voto a ciascun criterio delle “5 libertà” e individuando inoltre le possibili migliorie da apportare e i comportamenti corretti da adottare.
L’obiettivo è che il 100% degli allevamenti di bovini da carne abbia effettuato la diagnosi di Boviwell entro il 2025.

Interbev e le federazioni della macellazione e distribuzione hanno inoltre elaborato linee guida per la tutela degli animali al mattatoio.

La prima edizione di queste linee guida, basata sulle norme esistenti e sulle indicazioni di buona pratica, è uscita nel gennaio 2019 e una nuova edizione è prevista nel 2020. Su questo fronte si punta al raggiungimento del 100% dei macelli sottoposto a un audit esterno sulla tutela animale.

Questi sono solo alcuni punti del Patto per un impegno sociale. Interbev infatti ha rilasciato nel 2020 la prima relazione di Responsabilità Sociale delle Imprese che presenta l’insieme dei lavori intrapresi, obiettivi specifici e indicatori per il monitoraggio.

La campagna di comunicazione della carne bovina francese in Italia

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Il progetto, alla seconda annualità di tre, mira a dare voce a tutti gli operatori del settore. È proprio l’unione e l’impegno di tutti i soggetti coinvolti che permettono alla Francia di offrire un prodotto di qualità, riconosciuta in tutto il mondo. Una qualità che nasce dall’allevamento, dove il rispetto dell’animale e un’alimentazione naturale sono centrali, fino al processo di trasformazione, caratterizzato da una sicurezza irreprensibile e un know how unico. Questo percorso di qualità, dal campo al piatto, fa sì che la Francia sia da sempre leader europeo nel settore.

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