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Via libera alla pasta: non fa ingrassare

di Alessandra Favaro

Ultima Modifica: 03/04/2018

Via libera alla pasta nella dieta sana. Non fa ingrassare, lo dicono gli esperti. Dopo anni demonizzazione, di diete no carbs, di uno studio canadese a cura del St. Michael’s Hospital di Toronto, pubblicato su BMJ Open, sdogana maccheroni, spaghetti ecc…

A differenza della maggior parte dei carboidrati “raffinati”, che vengono velocemente assorbiti nel flusso sanguigno, la pasta di grano duro ha infatti un basso indice glicemico, ovvero, provoca minori aumenti dei livelli di zucchero nel sangue rispetto a quelli causati dal consumo di cibi che invece hanno un livello alto di questo indice.

La prima autrice della nuova ricerca è di origine italiana, si chiama Laura Chiavaroli e con questo studio sta restituendo il buon piatto di pasta alla tavola di tanti fanatici della dieta.

“Lo studio ha rilevato che la pasta non ha contribuito all’aumento di peso o all’aumento del grasso corporeo”, evidenzia l’autore principale, John Sievenpiper. “In realtà – aggiunge – l’analisi ha mostrato una leggera perdita di peso, quindi contrariamente alle preoccupazioni, la pasta può essere parte di una dieta sana come ad esempio quella a basso indice glicemico”.

Il St Michael hospital di Toronto, dove si è svolto lo studio "salva-pasta"
Il St Michael hospital di Toronto, dove si è svolto lo studio “salva-pasta”

Durante lo studio le persone coinvolte hanno mangiato in media 3,3 porzioni di pasta alla settimana invece di altri carboidrati. Da controlli effettuati è emerso che avevano perso circa mezzo chilo in 12 settimane.

Gli autori sottolineano che i risultati si possono applicare alla pasta consumata insieme ad altri alimenti a basso indice glicemico. C’è un però: servono maggiori ricerche per determinare se la perdita di peso si applica anche alla pasta come parte di altre diete salutari.

Lo studio si basa su una revisione sistematica e una meta-analisi di tutte le prove disponibili provenienti da studi randomizzati controllati, identificando 30 ricerche che hanno coinvolto quasi 2.500 persone che hanno mangiato pasta invece di altri carboidrati come parte di una dieta sana a basso indice glicemico.

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