Vigne Cappato: ecco Nibe, il Vermentino della Gallura rifermentato in bottiglia - InformaCibo

Vigne Cappato: ecco Nibe, il Vermentino della Gallura rifermentato in bottiglia

di Simone Pazzano

Ultima Modifica: 21/03/2023

Il panorama enologico sardo si arricchisce. Sul mercato arriva infatti Nibe, il primo Vermentino rifermentato in bottiglia della Gallura. Un vino prodotto da Vigne Cappato, giovanissima cantina di Berchidda, in provincia di Sassari, guidata da Giovanni Cappato con l’obiettivo di coniugare il fascino e la tradizione di questa bellissima regione con uno stile moderno – differente e riconoscibile – pensato per sedurre anche il consumatore internazionale.

Un vino nuovo dunque, che nasce su terreni più alti rispetto a quelli della DOCG, e una cantina giovane fondata da un architetto-enologo, amante della terra sarda. Gli ingredienti per una nuova appassionante storia vitivinicola italiana ci sono tutti.

Nibe (Vermentino Frizzante IGT Colli del Limbara): le caratteristiche

Disponibile a partire da marzo 2023, Nibe è un Vermentino frizzante rifermentato in bottiglia non filtrato IGT, con gradazione alcolica 11,5%.

Vigne Cappato Vermentino Nibe

Il vino base è frutto di una vendemmia precoce, per garantire uve non eccessivamente zuccherine e ancora ricche di acidità naturale. Al momento della vendemmia di Ghjlà – il Vermentino di Gallura DOCG Superiore prodotto da Vigne Cappato – una parte del mosto, proveniente da uve che hanno perfezionato la maturazione fenolica, dopo la macerazione sulle bucce, viene dedicata alla rifermentazione di Nibe. Dopo l’inoculo di lieviti selezionati reidratati e adattati a lungo, la massa tenuta in agitazione viene imbottigliata e tappata immediatamente con tappo a corona.

La rifermentazione viene quindi monitorata in bottiglia e si conclude in circa 15/20 giorni. Il vino riposa successivamente sui lieviti fino a che non viene stappato. Non si tratta dunque di un metodo ancestrale – frutto di una sola fermentazione che inizia nel tino e finisce in bottiglia – ma piuttosto di un metodo classico senza sboccatura finale. Il controllo del vino base permette una maggiore finezza e pulizia evitando di portare in bottiglia fecce meno nobili.

L’accentuata componente fenolica conferisce personalità e raffinatezza a Nibe, rendendolo davvero unico nel panorama dei pét-nat. Le fecce nobili si depositano sul fondo e rendono il vino più torbido. Il risultato è un Vermentino dall’aroma fresco e floreale, estremamente versatile e naturalmente frizzante: un’assoluta novità nell’offerta vinicola della regione.

La peculiarità di questo vino, oltre al metodo, è l’utilizzo del mosto macerato sulle bucce per la rifermentazione, per ottenere l’obiettivo di produrre un vino fresco e leggero, moderno e cosmopolita, ma pur sempre fedele all’identità straordinaria delle nostre uve di Gallura. Solo così Nibe riesce ad esprimere pienamente i profumi varietali del Vermentino e tutta la personalità del terroir da cui proviene.

Nibe in Gallura significa “neve”, ad omaggiare la maestosità e la bellezza – ma anche il ruolo importante che ricopre per il ciclo della vite – di un evento atmosferico con cui l’azienda e in generale la regione nelle sue maggiori altitudini si devono confrontare. Nibe nasce infatti sulle colline alle pendici del Monte Limbara, tra le ultime coltivabili prima del massiccio, dove anche la neve appunto fa spesso capolino.

Attraverso il suo Vermentino, Giovanni Cappato – enologo milanese classe 1973 da sempre affascinato dalla Sardegna e attratto dalle sue potenzialità vitivinicole – vuole rendere la cultura del vino e del territorio della Gallura accessibile a tutti grazie ad un linguaggio più contemporaneo e cosmopolita. Ecco allora che anche elementi visivi quali il tappo a corona giallo, l’etichetta bianca e la bottiglia trasparente di Nibe diventano strumenti comunicativi studiati per donare un’immagine più “fresca” di questa regione, seppur non dissacrante del passato, in grado di rappresentare la Sardegna “meticcia” di Vigne Cappato.

Le lettere scomposte sul fondo dell’etichetta evocano i residui che riposano ma che in qualche modo restano sospesi, per dare vita ad un vino leggero e giovane, dal perlage in costante evoluzione. Un vino giallo paglierino se decantato, opaco se mescolato, capace di trasformare ogni bicchiere in un’esperienza degustativa unica.

Le origini dell’avventura di Giovanni Cappato

Un sogno, un momento di crisi e tanto studio. Sono questi gli ingredienti del progetto che ha portato Giovanni Cappato, milanese classe 1973, a fondare la cantina di Berchidda.

giovanni cappato

Cappato è cresciuto nella campagna monzese nell’azienda agricola di famiglia e di formazione è architetto. In passato infatti ha aperto uno studio di progettazione che l’ha portato a vivere esperienze importanti all’estero (Paesi Bassi e Stati Uniti), ma la battuta d’arresto del settore edilizio nel 2008 gli ha offerto l’occasione per fermarsi e riflettere sul percorso professionale intrapreso.

Valutando nuove strade per il futuro, Giovanni Cappato ha deciso di chiudere lo studio, trasferirsi sul lago di Como e iscriversi a Viticoltura ed Enologia presso la facoltà di Agraria. E così, nel 2015, dopo la laurea e una significativa visita a Vinitaly, il sogno – coltivato da tempo – comincia a prendere forma: Cappato si separa dalla casa al lago e parte per la Gallura, dove inizia a lavorare come professionista nel settore del vino.

Il territorio: la Gallura, casa del Vermentino

L’azienda Vigne Cappato sorge in una delle zone più vocate della DOCG Vermentino di Gallura, a Berchidda (SS), dove nel 2015 Cappato ha acquistato 7 ettari di terreno. È qui che – tra pascoli, olivi, olivastri plurisecolari, sughere e pietre di granito – ha piantato le prime viti e cominciato la sua avventura enologica.

Vigne Cappato berchidda

Esposti a sud, gli oltre 3 ettari vitati si estendono sulle colline alle pendici del Monte Limbara, tra le ultime coltivabili prima del massiccio, a pochissima distanza dal mare, su suoli di origine granitica, terreni franco-sabbiosi e molto drenanti, e a un’altitudine che va dai 320 ai 360 m s.l.m.

Le vigne sono in una posizione particolarmente alta rispetto alla gran parte della produzione DOCG locale e questo, grazie alle maggiori escursioni termiche giorno/notte, contribuisce a dare particolare freschezza ed eleganza al Vermentino.

In linea con il suo approccio globale alla viticoltura, Cappato ha scelto dunque di produrre il suo Vermentino a quote più alte: “Qui in Gallura ci sono produzioni di eccellenza e fama internazionale che apprezzo sinceramente e che seguono scrupolosamente i ‘dettami’ dell’antica tradizione vinicola locale, restituendo vini molto intensi e morbidi. Io, però, ho un’altra ambizione. Voglio creare una riconoscibilità di stile nel mio Vermentino di Gallura”. Uno stile tutto suo che Cappato intende ottenere valorizzando i particolari descrittori dell’areale e quindi mantenendo un’espressione fedele del territorio, ma allo stesso tempo, con un meticoloso lavoro in vigna per preservare l’acidità naturale dell’uva, proponendo un nuovo equilibrio proiettato all’affinamento in bottiglia.

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L'Autore

Giornalista

Giornalista e digital strategist per ViaBagutta Comunicazione. Scrivo di food & beverage per testate di settore come Informacibo.it e Osserva Beverage de La Repubblica. Curo "Onde", una newsletter dedicata ai temi della comunicazione e "Blu Mediterraneo", community per gli amanti del mare.