Vini Doc Pantelleria con il nome “Sicilia” in etichetta - InformaCibo

Vini Doc Pantelleria con il nome “Sicilia” in etichetta

Il Consorzio Vini Doc di Pantelleria rappresenta l’85% della produzione Doc dell’isola: 325 viticoltori e 8 cantine

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 17/06/2019

Mentre continuano le polemiche arriva la notizia che il nome “Sicilia” sarà, d’ora in poi, accanto alla Doc Pantelleria.

Lo ha deciso l’assemblea dei soci del Consorzio  Vini Doc di Pantelleria. Ma la proposta non mette tutti d’accordo tanto che divide i soci e fa arrabbiare il primo cittadino di Pantelleria, Vincenzo Campo. Ma ne riparleremo, per ora diamo la semplice notizia e le motivazioni.

Nella proposta di modifica del disciplinare della Doc Pantelleria si introduce alla denominazione “Pantelleria”, anche l’uso dell’unità geografica più ampia, ovvero “Sicilia”, così come previsto dalla Doc Sicilia.

Un’aggiunta che però non è obbligatoria ma solo facoltativa.

Vini Doc Pantelleria con Sicilia in etichetta

Con i suoi associati – 325 viticoltori e 8 cantine – il Consorzio Vini Doc di Pantelleria rappresenta l’85% della produzione Doc dell’isola (vendemmia 2018).

La Doc Pantelleria con l’alberello pantesco di Patrimonio dell’Umanità

Il Consorzio –afferma il Cda del Consorzio (nella foto, in alto, il Presidente Benedetto Renda)- è da sempre più impegnato in favore della tutela e della promozione della denominazione che identifica i vini dell’isola e, su tutti, il pregiato Passito di Pantelleria. Per affrontare le sfide di un mercato globale, in cui quella dei vini dolci costituisce pur sempre una nicchia, occorre guardare al futuro e alla costruzione di nuove opportunità per far conoscere la Doc Pantelleria, la viticoltura eroica e l’alberello pantesco patrimonio dell’Umanità.

La modifica del disciplinare che propone la possibilità (non l’obbligatorietà) di usare – in aggiunta alla denominazione “Pantelleria”, anche l’uso <della unità geografica più ampia “Sicilia”… ai sensi… del disciplinare della Doc Sicilia>

Questa proposta di innovazione, secondo il Cda, ha fondamentalmente due scopi:

1) incrementare il livello di tutela della denominazione “Pantelleria” avvalendosi dei servizi di vigilanza effettuati dal Consorzio Doc Sicilia che ha avuto il riconoscimento “erga omnes” e che quindi è investito di ampi poteri di controllo; grazie alla sinergia con il Consorzio Doc Sicilia, la vigilanza comporterà minori costi per la Doc Pantelleria.

2) dare l’opportunità ai vini “Pantelleria Doc” di usufruire dei vantaggi del massiccio piano di attività promozionali organizzate dal Consorzio Doc Sicilia, in Italia e all’estero, con campagne pubblicitarie, campagne social, incoming di giornalisti, eventi e fiere. Un esempio? La Doc Sicilia organizza degustazioni in alcune delle maggiori fiere del vino nel mondo (USA, Cina…). Se un “Passito di Pantelleria” avrà la menzione “Sicilia” il suo produttore potrà mandare il proprio vino e averlo tra quelli in degustazione, senza dover prendere uno stand, e senza dover fare la trasferta all’estero.

L’idea è anche che il brand “Sicilia” nel mondo, sia ben più conosciuto di quello di “Pantelleria” e che pertanto possa aiutare molti consumatori a meglio comprendere l’origine dei vini di Pantelleria e a valutarne la scelta di acquisto.

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