"Wine Listening", un'app abbina al vino un brano musicale - InformaCibo

“Wine Listening”, un’app abbina al vino un brano musicale

Verrà presentata il 12 ottobre all' Internet Festival – Forme di Futuro che si svolge a Pisa

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 10/10/2019

Internet Festival – Forme di Futuro che si svolge a Pisa è l’evento che da nove anni fa il punto sull’evoluzione degli ecosistemi digitali.

Anche per questa nona edizione IF2019 propone dal 10 al 13 ottobre un intenso programma di incontri con autori, registi, artisti e creativi con le #regoledelgioco a fare da filo conduttore.

Tante sono le sezioni, cinema, libri, teatro e……il 12 ottobre sarà presentata una novità assoluta “Wine Listening”, l’app che abbina la playlist musicale al vino.

La playlist musicale da abbinare alla degustazione di un vino

Il progetto utilizza algoritmi di intelligenza artificiale e analisi dei Big Data. L’applicazione censisce più di 2,5 milioni di vini e cataloga oltre 1600 vitigni per acidità, struttura e sentori.

I due fondatori sono Gabriele Cedrone e Marco Iacobelli, nella vita sono, rispettivamente sommelier e mobile Engineer e Dj e Producer.

Per farla funzionare basterà fotografare l’etichetta del vino e accendere l’audio del dispositivo.

Il sistema di funzionamento si basa sulle ricerche effettuate dal Crossmodal Research Laboratory di Oxford, dipartimento capitanato dallo psicologo sperimentale Charles Spence. Il team ha dimostrato come una frequenza audio o un brano musicale, se ascoltata durante la degustazione di un piatto o di un vino, possa alterarne i parametri di valutazione. Quindi può accentuare la percezione di buono o, al contrario, influire in maniera negativa sulle caratteristiche olfattive-gustative.

Wine Listening ha digitalizzato il “metodo Spence” realizzando un algoritmo in grado di associare il giusto sound al vino che si sta bevendo. Durante la fase di matching, il sistema analizza più di 20 parametri derivanti dall’analisi organolettica del vino e interroga una base dati contenente milioni di brani musicali, analizzati e catalogati a loro volta per Bpm, tonalità, frequenze, genere musicale. Come metodo di accesso ai servizi, l’app richiede l’associazione di un account Spotify.

E intanto partono sempre dall’Internet Festival-Forme di Futuro di Pisa i primi test sui “cocktail del futuro”. Ne riparleremo.

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