Mixology, bio e made in Italy: il 2019 di Bibite Sanpellegrino - InformaCibo

Mixology, bio e made in Italy: il 2019 di Bibite Sanpellegrino

di Simone Pazzano

Ultima Modifica: 21/02/2019

Il Gruppo Sanpellegrino si è presentato a Beer Attraction con nuove referenze e uno stile rinnovato. Alla Fiera di Rimini l’azienda ha proposto al pubblico e agli addetti ai lavori le novità di prodotto e delle speciali masterclass dedicate alla mixology Made in Italy. Un’idea di rinnovamento forte, ma sempre in linea con quella che è l’identità delle bibite di Sanpellegrino.

 

Ne abbiamo parlato con Valentina Mevio, senior brand manager all’interno del Gruppo Sanpellegrino.

 

Nuovi prodotti, nuovo look e masterclass speciali. La presenza di Bibite Sanpellegrino a Beer Attraction racconta tante cose, tra cui la conferma del ruolo fondamentale del made in Italy e l’importanza sempre maggiore della mixology.

In questo caso abbiamo voluto dare un’esperienza ancora più adulta e premium ai nostri consumatori e anche il lavoro fatto sulle nuove bottigliette va in questa direzione. Per entrare ancora di più nei canali che si sposano con la mixability. A riguardo, oltre ai prodotti storici, abbiamo due novità: una tonica all’estratto di agrumi e una tonica all’estratto di rovere. Due prodotti che si sposano bene con cocktail diversi: da un gusto più secco a uno più profumato, agrumato. Per rispondere alle esigenze dei consumatori e andare incontro ai bartender.
In Fiera abbiamo proposto infatti le Masterclass con importanti bartender italiani per raccontare il concetto di drinking experience di Sanpellegrino.

nuova gamma bio sanpellegrino

Leggi anche: A Beer Attraction le Masterclass di Sanpellegrino sulla mixology

Mixology, ma non solo. A Beer Attraction avete presentato un’altra novità importante: la gamma Bio.

Esatto, la gamma Bio è pensata per andare incontro al nostro consumatore che richiede sempre più prodotti biologici. Nel 2019 la nostra aranciata, l’aranciata amara e la limonata in vetro vivranno in questa nuova formulazione totalmente biologica.

Sempre con occhio al made in Italy…

Assolutamente sì. Arance e limoni italiani, provenienti esclusivamente da agricoltura biologica a cui aggiungiamo anche zucchero di canna grezzo, sempre bio. Abbiamo cercato di dare ancora maggior qualità a un prodotto che, secondo noi, ne aveva già tanta.

È complicato rinnovarsi per un’azienda che ha una storia lunga? Anche perché alcuni dei vostri prodotti nel corso degli anni sono diventati iconici. Mi viene in mente il Chinò, ad esempio, un grande classico.

Non è facile rinnovare un brand che ha così tanta storia. Ma bisogna sempre essere al passo con i tempi e riuscire a stare costantemente attenti a quello che il mercato – e quindi il consumatore – ci chiede. Facciamo lunghe ricerche e manteniamo un contatto frequente con i fornitori. Ci rinnoviamo, ma senza tradire le tipicità del nostro marchio. Per cui quando abbiamo dovuto rinnovare la nostra storica bottiglietta, l’abbiamo fatto sempre lavorando sulle stesse forme sinuose, semplicemente modernizzandola.

 


Leggi anche: Chinò Sanpellegrino, 60 anni di storia nelle campagne più belle

Condividi L'Articolo

L'Autore

Giornalista

Giornalista e digital strategist per ViaBagutta Comunicazione. Scrivo di food & beverage per testate di settore come Informacibo.it e Osserva Beverage de La Repubblica. Curo "Onde", una newsletter dedicata ai temi della comunicazione e "Blu Mediterraneo", community per gli amanti del mare.