La giornata mondiale dell'Alimentazione: cosa fare per aiutare - InformaCibo

La giornata mondiale dell’Alimentazione: cosa fare per aiutare

di Alessandra Favaro

Ultima Modifica: 15/10/2018

Immaginare un mondo a fame zero, dove tutti hanno risorse per nutrirsi. E’ questo lo spunto di riflessione e l’impegno promosso dalla Giornata mondiale dell’alimentazione , che si celebra ogni anno il 16 ottobre.  La cerimonia di apertura avverrà a Roma. La ricorrenza sottolinea la necessità di intensificare gli sforzi per porre fine alla fame poiché, a livello mondiale, la fame cronica e la malnutrizione sono in aumento.

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO)  e i suoi partner  chiedono a tutte le persone di collaborare più strettamente per creare opportunità in modo che tutti possano condurre una vita sana e produttiva da qui lo slogan della GMA di quest’anno: “Le nostre azioni sono il nostro futuro” e l’hashtag per i social #famezero.

Nel frattempo, la FAO e partner stanno portando avanti azioni che i governi, gli agricoltori, i rappresentanti del settore pubblico e il pubblico in generale possono assumere. Dai paesi che promuovono programmi di protezione sociale agli agricoltori che usano semi più resistenti alla siccità, al grande pubblico che sostiene i produttori alimentari locali e adottando una dieta più sana.

Attualmente, 821 milioni di persone – una persona su nove – soffrono di fame cronica. Allo stesso tempo, 1,9 miliardi di persone sono sovrappeso, compresi 672 milioni di adulti obesi. Il conflitto, gli eventi meteorologici estremi legati al cambiamento climatico, il rallentamento economico e il rapido aumento del sovrappeso e dell’obesità stanno invertendo i progressi compiuti nella lotta contro la fame e la malnutrizione. E’ ora  di raddoppiare gli sforzi per raggiungere l’obiettivo Fame Zero concordato a livello mondiale, come indicato nell’Agenda 2030 e negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS).

Una persona su 9 soffre la fame nel mondo. Eppure, il mondo produce cibo sufficiente per sfamare tutti.Secondo le stime della FAO, nel 2016 circa 815 milioni di persone hanno sofferto di fame cronica. Per la maggior parte (il 60%) si tratta di donne. Circa l’80% delle popolazioni più povere vive in aree rurali. La maggior parte vive di agricoltura.

Circa il 45% delle morti infantili è dovuto alla malnutrizione.155 milioni di bambini al di sotto dei 5 annisoffrono ancora di rachitismo.

1,9 miliardi di persone, oltre un quarto della popolazione mondiale, sono in sovrappeso: 600 milioni di esse sono obese e 3,4 milioni di persone muoiono ogni anno per sovrappeso e obesità.

In molti Paesi si muore di più per obesità che per omicidi.Ogni anno la fame uccide di più rispetto a malattie come malaria, tubercolosi e AIDS.

Il costo della malnutrizioneper l’economia globale equivale a 3.500 miliardi di dollari l’anno. E intanto la produzione agricola deve aumentare di circa il 60% entro il 2050 per poter alimentare una più vasta e generalmente più ricca popolazione.

Ci sono esempi di azioni virtuose che raccontano come in diversi paesi del mondo sia stato possibile lavorare per invertire la tendenza.

La FAO ha parlato ai contadini, ai bambini, alle imprese private e ai rappresentanti governativi e agli chef di tutto il mondo riguardo alle loro azioni per porre fine alla fame. Sul sito ufficiale dell’evento si possono leggere e visionare storie e testimonianze di persone che in diverse parti del mondo, dalla Danimarca al Kenia, dalle Filippine al Sud Sudan, hanno ideato soluzioni per combattere contro la fame nel mondo.

L’ente ha realizzato delle brochures e guide per scuole, governi, agricoltori e aziende private che spiegano cosa ciascuno possa fare per contribuire a risolvere il problema

Giornata mondiale dell'Alimentazione FAO
La brochure della FAO sulle azioni che ciascuno può adottare per sconfiggere la fame nel mondo

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