Parma Quality Restaurants aderisce alle richieste della rete dei ristoratori italiani - InformaCibo

Parma Quality Restaurants aderisce alle richieste della rete dei ristoratori italiani

Il Consorzio parmense sostiene le otto richieste di aiuto al Governo contro la crisi del Covid-19

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 22/04/2020

Ieri il presidente del Consiglio Giuseppe Conte (qui su Informacibo) ha annunciato in parlamento il piano da 50 miliardi per preparare la “fase 2”, un programma di riaperture graduali “omogeneo in tutta Italia“.

Indicazioni in linea con quelle emerse dalla task force per la ripartenza guidata da Vittorio Colao. Per il settore della ristorazione, uno dei settori che soffre di più in questo periodo, si aspettano, per il fine settimane, le decisioni sulle aperture del prossimo 4 maggio. Staremo a vedere.

Intanto il Consorzio di “Parma Quality Restaurants” aderisce alla rete dei ristoratori italiani che  sostiene le otto  richieste di aiuto al Governo contro la crisi del Covid-19 avanzate nelle scorse settimane dalla rete dei ristoratori italiani composto da 26 realtà e più di 34.000 associati tra cuochi, ristoratori, pizzaioli, panificatori, pasticceri, cioccolatieri, gelatieri, responsabili di sala.

Al Governo ora anche il Consorzio degli chef di Parma chiede  l’adozione immediata delle seguenti 8 misure essenziali per la sopravvivenza di moltissimi rappresentanti che operano nel settore della ristorazione

  1. Cancellazione delle imposte nazionali e locali pertinenti (a titolo indicativo e non esaustivo TARI, IMU, affissione, occupazione suolo pubblico, etc.), credito per utenze relative alle attività commerciali; rateizzazione dei pagamenti degli acconti IRES, IRAP previste a giugno e senza interessi.
  2. Proroga della cassa integrazione straordinaria per il personale in forza al 23.02.2020 e fino al 31.12.2020.
  3. Sospensione di leasing, mutui e noleggio operativi fino al 31.12.2020, recupero delle mensilità congelate in coda al periodo previsto dalla relativa misura posta in essere.
  4. Armonizzazione da parte dello Stato delle regole per l’accesso al credito.
  5. Credito d’imposta al 60% riconosciuto al proprietario fino al 31.12.2020 con 40% dell’importo a carico del locatario e misura semplificata (cedolare secca).
  6. Detassazione (straordinari) sulle risorse umane in organico, detassazione degli oneri contributivi e assistenziali e dei benefits sino al 30 giugno 2021.
  7. Possibilità estesa a tutto il comparto ristorazione di effettuare l’asporto.
  8. Misure di sostegno a fondo perduto, ristori e indennizzi, per il periodo di chiusura obbligatorio imposto per legge dall’emergenza covid-19 (pari al 10% del fatturato in relazione allo stesso periodo di riferimento).

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