Api sempre più in pericolo. Come aiutarle [ INFOGRAFICA] - InformaCibo

Api sempre più in pericolo. Come aiutarle [ INFOGRAFICA]

di Alessandra Favaro

Ultima Modifica: 24/07/2019

 La prima produzione nazionale di miele di acacia e agrumi è crollata del 41% rispetto alle attese secondo i dati Ismea. Ora l’ondata di caldo africano rischia di dare il colpo di grazia agli alveari dove le api ventilatrici sono impegnate a rinfrescare l’interno agitando velocemente le ali in modo da ricambiare l’aria e quelle acquaiole portano invece acqua in forma di goccioline per raffreddare, a scapito della normale attività di impollinazione.

Lo spiega Coldiretti, che lancia l’allarme per la difficile situazione in cui versano le api, specie già a rischio estinzione: stremate dal caldo hanno smesso di volare e non svolgono più il prezioso lavoro di trasporto di nettare e polline. (leggi anche: il caldo brucia la produzione di miele italiano)

Con le elevate temperature in pericolo ci sono anche le nuove covate con le operaie al lavoro per salvarle dalla disidratazione ed evitare che le temperature interne alle arnie superino i 33-36 gradi.

Il risultato, precisa Coldiretti, è che quest’anno la produzione nazionale risulterà ben al di sotto delle oltre 23,3 milioni di chili del 2018. La stato di sofferenza delle api, che sono un indicatore dello stato di salute dell’ambiente, è rappresentativo in realtà dello sconvolgimento provocato dal clima sulla natura, animali e piante.

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Come aiutare le api a sopravvivere

L’opinione pubblica si sta sensibilizzando sempre di più sulla difficile situazione delle api. Questi insetti, come gli altri impollinatori, giocano un ruolo fondamentale negli ecosistemi: un terzo del nostro cibo dipende dalla loro opera di impollinazione.

Ognuno può mettere in pratica diverse azioni per aiutare le api in estate o in inverno, ma anche per chiedere ai governi più attenzione al tema, ad esempio limitando l’impiego di insetticidi, sostanze pericolose per le api che stanno mettendo a dura prova la loro sopravvivenza.

Su questo tema Greenpeace si sta dando molto da fare, con la raccolta firme su www.SalviamoLeApi.org, la campagna social di sensibilizzazione #SOSapi, e consigli utili che ognuno può mettere in pratica per far stare le api al sicuro (sui social circolano molte foto di orti e balconi che hanno seguito i consigli per salvare le api e ora mettono i cartelli “Qui api al sicuro, speriamo che i prossimi siate voi).

Consigli utili per salvare le api

  • No pesticidi. Sono la prima causa della scomparsa di questa specie animale, che sta rischiando l’estinzione.
  • I fiori salva api. Si possono piantare in giardini, orti e balconi, fiori “amici delle api”, dove possono trovare polline e nettare per nutrirsi. Potete aiutare le api con Calendula, lupinella, facelia, borragine, timo, grano saraceno, girasoli, malva, tagete, finocchio annuale, rosmarino, aneto, pastinaca, coriandolo…
  • La casetta per le api. Potete anche provare a costruire un rifugio per api selvatiche in fuga da pesticidi. In un luogo tranquillo, vicino a fiori come papaveri, fiordaliso o bocche di leone, ottimi nutrimenti per piccole api, costruite una cornice esterna in legno, e all’interno mettete ceppi di quercia o faccio, dove avrete già fatto piccoli fori. Oppure, va bene anche un mattone cavo, Aggiungete piccoli rametti e canne di bambù. Sarà il loro rifugio.
  • Sii wild. Lascia qualche spazio del tuo giardino “selvaggio” e disordinato. Vari tipi di fiori, erba un po’ alta, faranno felici gli insetti e anche gli animali domestici (e te, che dovrai stressarti meno per curarlo)
  • Pronto soccorso per api. Se trovate un’ape in difficoltà, potete aiutarla a ristorarsi dandole dell’acqua con un po’ di zucchero o miele (cercate di non farla affogare in una bacinella però).
  • Un punto ristoro per gli insetti. Anche le api hanno sete e devono bere. Lasciate una bacinella d’acqua per gli insettini di passaggio.
  • Cosa fare quando fa freddo. Per aiutare le api in inverno e autunno, potete coltivare fiori invernali su cui amano svolazzare, ad esempio la vedovina maggiore. Il piccolo abbeveratoio è utile anche in inverno. Una bacinella piccola con acqua e zucchero, aiuterà gli insetti vagabondi intontiti dal gelo a rimettersi in sesto.

 

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