La "nuova" Clai a Cibus: sostenibilità, cooperazione e innovazione per ripartire insieme - InformaCibo

La “nuova” Clai a Cibus: sostenibilità, cooperazione e innovazione per ripartire insieme

Il palcoscenico della Fiera di Parma diventa la prima occasione per scoprire la delicata operazione di rebranding, i nuovi prodotti, e le ispirazioni per l'agroalimentare di domani

di Alessandra Favaro

Ultima Modifica: 31/08/2021

Lo spazio Clai a Cibus 2021 è diventato non solo occasione per scoprire il nuovo logo, brand e prodotti, ma anche un laboratorio di creatività per immaginare la Ripartenza di domani. In modo concreto.

Dai Clai Talk ai nuovi prodotti, sostenibilità, cooperazione, territorio e innovazione sono i pilastri su cui per la cooperativa imolese deve fondarsi l’agroalimentare di domani. Un domani che è già oggi. Un agroalimentare che può essere reale  traino della ripresa economica.

Ne è convinto Pietro D’Angeli, direttore generale Clai (nella foto in alto) : “Bisogna però ragionare in termini di sistema, smettendo di agire unicamente per il tornaconto della propria realtà. Oggi cooperare tutti insieme per ripartire significa rendere la crescita più inclusiva, più sostenibile e più vera. Per poter crescere sui mercati internazionali è fondamentale che la nostra straordinaria filiera, vero valore aggiunto per l’intera economia nazionale, si prefigga obiettivi comuni e tutte le aziende lavorino insieme per raggiungerli”.

In bilico tra pandemia e nuova normalità, le aziende stanno vivendo una fase di passaggio cruciale: l’ultimo anno e mezzo ha portato a un reset generale, che ora impone di riformulare strategie, obiettivi e priorità. Dopo mesi di chiusure e difficoltà, c’è voglia di tornare a riprendersi il gusto di stare insieme e trovare nuove opportunità di collaborazione. Ogni evento che consenta di incontrare dal vivo gli operatori del settore, merita dunque la massima attenzione e partecipazione.

Clai ha fatto un passo in più, dando vita a un vero e proprio laboratorio di idee all’interno del suo stand, i Clai Talk, moderati da Vatinee Suvimol, dove addetti ai lavori, influencer, giornalisti, riflettono sul made in Italy e sulla sua valorizzazione nella Nuova Normalità.

Vatinee Suvimol
Vatinee Suvimol, moderatrice dei Clai Talk

Cibus d’altronde è il palcoscenico ideale per offrire contributi di valore sul tema. CLAI, realtà agroalimentare che opera sul mercato nazionale e internazionale con diverse specificità distintive, come la selezione di carne esclusivamente italiana proveniente da suini nati e allevati in Italia, ne condivide in pieno lo spirito e l’intento di favorire la ripresa del settore e la considera un’occasione importante per presentare al mercato il suo percorso di rebranding, le attività e i nuovi prodotti.

Merito, giovani, sostenibilità

Per D’Angeli :

“Le regole del passato sono saltate, ogni azienda deve decidere di nuovo cosa vuole essere, quali sono i suoi valori, i capisaldi da proteggere e intorno ai quali costruire la propria ragion d’essere. Il nuovo imperativo? Per noi è riassunto in tre parole: giovani, sostenibilità e merito”.

 

CLAI su questo versante si sente avvantaggiata: il modus operandi cooperativo favorisce il percorso umano e professionale di chi realmente ha un valore da mettere a disposizione di tutti, a prescindere dall’età. Un modo che concepisce il merito come investimento sui talenti delle persone, che premia dunque l’impegno di ognuno nel far diventare il proprio talento una risorsa per tutti.

“Anche durante la pandemia abbiamo continuato ad assumere – conferma D’Angeli –. Ben 21 persone inserite solo nell’ultimo anno, di cui otto ragazzi provenienti direttamente dall’università. Siamo ancora più convinti che in questa nuova fase che si sta aprendo si debba puntare fortemente sui giovani: servono la loro energia, il loro entusiasmo e la freschezza delle loro idee e competenze innovative”.

Sostenibilità ambientale: non è più un’opzione

Ripartire deve coincidere con una profonda responsabilità: la nuova normalità richiederà maggiori attenzioni anche sul piano green. “La scelta di definire la propria identità ambientale non è più un’opzione – conclude D’Angeli –. Ogni azienda deve investire concretamente parte delle sue energie per contribuire a migliorare il pianeta. Ogni decisione assunta in CLAI tiene conto del suo livello di sostenibilità”.

La “nuova” Clai si presenta a Cibus

Per quanto riguarda l’appuntamento fieristico di Parma, la cooperativa agroalimentare imolese ha deciso di presentarsi con una ricca selezione dei suoi prodotti e di quelli degli altri suoi marchi: Zuarina, brand storico nella produzione del prosciutto crudo di Parma, e Faggiola, azienda di prodotti caseari tipici toscani.

“È un momento importante per la ripresa economica – sottolinea Gianfranco Delfini, direttore marketing Clai –. Cibus è il primo grande appuntamento del settore che “interpreta” questo momento: si torna al contatto umano, parlandosi senza la mediazione di schermi e telecamere. Una bella occasione per consolidare il filo delle connessioni sviluppate nel corso del tempo e, ovviamente, stimolarne di nuove. Da quando abbiamo iniziato la nostra grande operazione di rebranding è la prima volta che possiamo presentare “fisicamente” il percorso di comunicazione che stiamo affrontando e la nostra nuova immagine di prodotto con il nuovo logo. Ci presentiamo a questo appuntamento con la volontà di essere sempre più “partner” per i nostri clienti, capaci di ascoltarli, soddisfarli, condividerne i valori e crescere insieme in progetti mirati costruiti con loro, e con un’accurata selezione di prodotti. Dai nostri product title, come la Passita; alle ultime novità, come il Salame senza conservanti Imola 1962 e la Culatta Zuarina.

Dai prodotti vicini al trend salutistico o bio, come il Salame Bellafesta e il Crudo di Parma Zuarina Bio; ma anche a tutti quelli che esprimono i valori e l’identità del territorio italiano, perché fatti solo con carni selezionate di suini nati e allevati in Italia e con tutta la cura e il rispetto delle grandi tradizioni regionali del nostro Paese. Pensiamo ai “nostri” prodotti emiliano-romagnoli come il Salame Contadino e il Campagnolo, ma anche alla Ventricina e alla Spianata, che hanno radici prettamente meridionali, ma che riusciamo a interpretare in termini qualitativi grazie all’expertise degli uomini Clai e alla connessione emotiva e valoriale che si è creata nel tempo con quel territorio”.

Insomma, la cooperativa imolese vuole capitalizzare al massimo la possibilità offerta da Cibus di far toccare con mano la qualità dei propri prodotti italiani al 100%. Soltanto sentendo dal vivo i profumi e facendo sperimentare al palato i loro sapori straordinari, è possibile infatti comprendere fino in fondo quanto lavoro, dedizione e passione si “nascondano” dietro a ogni prodotto.

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