Nasce il Centro Informazione Birra per raccontare i cambiamenti del mondo birraio - InformaCibo

Nasce il Centro Informazione Birra per raccontare i cambiamenti del mondo birraio

di Oriana Davini

Ultima Modifica: 17/08/2020

Una fotografia completa e sempre aggiornata dei cambiamenti in atto nel mondo birrario: nasce con questo obiettivo il Centro Informazione Birra (CIB), nuova iniziativa targata AssoBirra non a caso lanciata in occasione della Giornata Internazionale della Birra alcune settimane fa.

Ogni tre mesi il Cib, in collaborazione con la società di ricerche BVA Doxa, racconterà trend e mutamenti nel settore della birra attraverso gli occhi dei protagonisti della filiera, dei consumatori e dei brand, spiegando come stanno agendo i player per affrontare il ritorno alla normalità e le nuove sfide post Covid.

Gli italiani e la birra

Per gli italiani la birra è principalmente una bevanda da pasto e il lockdown lo conferma: secondo i dati raccolti da BVA Doxa, infatti, nei mesi della pandemia per un connazionale su quattro la birra è stata al centro delle occasioni di consumo a casa o a distanza con amici e parenti, soprattutto nella fascia di età tra 25 e 44 anni.

Ma c’è anche un risvolto legato alla socialità: il 37% degli intervistati assicura che bere birra ha contribuito a mantenere saldi i rapporti con gli altri nei momenti più difficili dell’isolamento. Del resto, aperitivi digitali, feste via zoom e cene a distanza non sono mancate durante i mesi del lockdown, confermando l’aspetto conviviale associato alla birra.

Tanto che ad oggi, in piena Fase 3 e con locali e ristoranti di nuovo aperti, gli italiani confermano il proprio amore per la classica birra con gli amici, da consumare nel 43% dei casi nei locali di sempre e nel 38% dei casi in quelli all’aperto.

E infatti, rilevano i dati dell’indagine, a guidare il consumo di birra è sì il gusto nel 60% dei casi ma anche il fatto che per il 22% del campione è una bevanda che unisce e che per il 24% permette di concedersi momenti speciali.

Birra e lockdown

L’acquisto online di birra durante il lockdown è triplicato e per molti è stata anche l’occasione di uscire dal seminato affinando i propri gusti: il 28% del campione durante la quarantena ha approfittato per sperimentare nuove tipologie di birra e il 14% ha provato nuove modalità di consumo.

 I brand della birra

Se da un lato i consumatori nei difficili mesi trascorsi hanno continuato a dimostrare apprezzamento per la birra, dall’altro anche i grandi brand del settore birraio hanno risposto con iniziative volte a trasmettere messaggi di vicinanza al pubblico.

Uno sforzo apprezzato visto che il 57% degli intervistati ha valutato positivamente queste iniziative, giudicate addirittura emozionanti dal 16%. La riprova è nei canali social: tra aprile e giugno social network, siti di news, blog e forum hanno commentato ampiamente e in modo positivo le iniziative di solidarietà messe a segno dei marchi della birra durante la pandemia.

Le prossime sfide

La prova più dura è stata superata, quindi, ma sfide altrettanto impegnative attendono ora la filiera. Secondo Luciano Sbraga, direttore del Centro Studi di FIPE – Federazione Italiana Pubblici Esercizi, l’ascolto dei player della filiera sarà sempre più un asset fondamentale per costruire una panoramica completa dello scenario attuale. “Senza misure di sostegno che accompagnino le imprese del settore dei pubblici esercizi verso una traversata che immaginiamo ancora lunga, sarà difficile per molte di esse sopravvivere”.

In particolare, secondo Sbraga servono sostegni “sul versante del lavoro (proroga della cassa integrazione e riduzione del cuneo fiscale e contributivo per chi riprende i lavoratori), una riduzione dei canoni di locazione e lo spostamento delle scadenze fiscali”. A queste si aggiunge la necessità di misure di stimolo della domanda “come la riduzione dell’aliquota IVA in modo temporaneo e strumenti simili ai bonus vacanze per incentivare i consumi nella ristorazione”.

L’impegno di AssoBirra

Per questo motivo AssoBirra assicura il proprio impegno a favore della filiera della birra, la cui ricchezza generata ammonta a oltre 9 miliardi di euro al 2018, pari allo 0,52% del PIL, per 144mila lavoratori.

“Oggi è fondamentale supportare il comparto offrendo strumenti concreti che aiutino a comprendere le insidie ma anche le opportunità che si celano nel nuovo contesto in cui viviamo – spiega Andrea Bagnolini, d.g. di AssoBirra -. È con questo intento che lanciamo il Centro Informazione Birra, che auspichiamo diventi uno strumento pratico e utile su cui impostare la strategia per la ripartenza”.

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L'Autore

giornalista

Giornalista specializzata in turismo e itinerari enogastronomici