Prodotti tipici marchigiani: e tu quanti ne conosci? - InformaCibo

Prodotti tipici marchigiani: e tu quanti ne conosci?

Prodotti tipici marchigiani, Dop, Igp, presidi Slow Food, ricette tipiche e curiosità delle Marche. Scopri tutto il patrimonio gastronomico della regione.

di Alessandra Favaro

Ultima Modifica: 30/04/2020

Dal tartufo agli insaccati, dalla pasta ai gustosi legumi e piatti tipici: quanti sono i prodotti tipici marchigiani? E voi quanti ne conoscete?

In questo articolo scoprirete la ricchezza dei prodotti tipici delle Marche, alcuni così di nicchia da essere ancora troppo poco conosciuti al di fuori dei confini regionali.

Le Marche sono un tesoro di sapori che sanno di campagna, ruralità, gesti e prodotti autentici. Tra queste colline fiorite, boschi, spiagge e villaggi deliziosi nascono innumerevoli prodotti di nicchia, presidi Slow Food, paste e carni lavorate anche oggi in modo artigianale, ricette di famiglia e lavorazioni tradizionali riaggiornati con nuove formule senza far perdere loro autenticità e valore. Senza dimenticare l’eccellenza dei salumi marchigiani.

Un tour enogastronomico nelle Marche spazia dal pregiato tartufo bianco di Acqualagna ai legumi, dal tipico ciauscolo agli insaccati, fino a vini diventati bandiera della regione, come il Lacrima di Morro d’Alba.

Scopriamo insieme le tipicità regionali, le ricette tipiche marchigiane, e anche qualche risorsa per conoscerli e acquistarli online.

Prodotti tipici marchigiani DOP

Tra i prodotti tipici delle Marche che si sono guadagnati la denominazione ci sono:

  • Prosciutto di Carpegna DOP
  • Salamini Italiani alla Cacciatora DOP
  • Casciotta di Urbino DOP
  • Formaggio di Fossa di Sogliano DOP
  • Olio Extravergine di Oliva Cartoceto DOP (d’altronde l’olio nelle Marche ha tradizione secolare)
  • Olive ascolane del Piceno Dop

Prodotti tipici marchigiani IGP

Le indicazioni geografiche protette delle Marche sono:

  • Agnello del Centro Italia IGP
  • Ciauscolo IGP
  • Mortadella di Bologna IGP
  • Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP
  • Lenticchia di Castelluccio IGP
  • Patata Rossa di Colfiorito IGP
  • Maccheroncini di Campofilone IGP

Presidi Slow Food Marche

Il Salame di Fabriano è un presidio Slow Food
Il Salame di Fabriano è un presidio Slow Food

E poi ci sono loro: microtipicità rare e preziose, quasi sconosciute, ambasciatrici di un territorio che offre tantissime rarità da scoprire e tutelare.  Ecco i presidi Slow Food della regione

  • Anice verde di Castignano
  • Carciofo di Montelupone
  • Cicerchia di Serra de’ Conti
  • Fagiolo di Laverino
  • Fava di Fratte Rosa
  • Lonzino di fico
  • Mele rosa dei Monti Sibillini
  • Mosciolo selvatico di Portonovo
  • Pecorino dei Monti Sibillini
  • Salame di Fabriano

Dove acquistarli online?

Come sempre è meglio acquistare i prodotti tipici nei luoghi di origine, ma a volte può capitare di non riuscire. Ad esempio in questo periodo o dopo un viaggio, tornati a casa. Come fare per acquistare prodotti tipici marchigiani online?

Innanzitutto se siete stati sul posto e avete fatto acquisti, informatevi se i vostri rivenditori effettuano spedizioni. Così potrete fare così una volta tornati a casa. Ci sono poi diversi siti web che vendono salumi, pasta, vini e altri prodotti regionali direttamente dal web.

Tra questi: Spesadalcontadino.com, Marcheintavola.com, Eataly, ilbuonodellemarche.com e terredivinae.it

Esempi di sostenibilità: i ceci marchigiani

I ceci sono un legume apprezzato fin dall’antichità oggi trend in crescita come ingrediente cardine per un’alimentazione sana, ecologicamente sostenibile, basata sui principi della Dieta Mediterranea. La produzione di ceci nelle Marche è più che una semplice attività agricola, ma parla di una filiera da sempre intrecciata con il suo territorio e veicolo per valorizzarlo, promuoverlo, e anche tutelarlo, tanto da essere protagonista di diversi progetti. 

I ceci marchigiani, assieme ad altri legumi e seminativi, sono tra i protagonisti anche del progetto Integrato “Filiera marchigiana per la valorizzazione dei seminativi biologici” BIODiversity2Food. L’iniziativa si propone di rafforzare la filiera biologica marchigiana dei seminativi, attraverso la sperimentazione e la promozione di nuove soluzioni tecnologiche e organizzative.

L’obiettivo è il recupero, la caratterizzazione e la valorizzazione di antiche varietà e l’identificazione di materiali genetici adatti ai sistemi agricoli biologici nelle Marche.

Ricette tipiche marchigiane

olive all'ascolana
Le olive all’Ascolana sono una tipica ricetta locale famosissima

Passatelli, scroccafusi, calcioni: sapete cosa sono? I passatelli sono una pasta fresca artigianale da gustare in brodo, ruvida e morbida. Gli scroccafusi un antico dolce di origini rurali con ingredienti semplici: farina, uova, miele e poco altro. I calcioni invece sono un tipico street food locale: dei piccoli calzoni al formaggio gustosissimi

Le Marche hanno un universo di piatti tipici dai nomi curiosi e con una grande varietà di ingredienti. Si parte dai piatti con pesce, tipici delle località vicine al mare: e così arriva il brodetto piatto simbolo della cucina marinara marchigiana, nato come piatto povero dei pescatori. A base di pesce e con una lunghissima cottura è anche il piatto tipico simbolo di Ancona, lo  Stoccafisso all’anconetana.

La crescia fogliata invece è un piatto tipico  del maceratese, dolce dal colore dorato e dalla forma semicircolare. A Fiuminata, piccolo comune in provincia di Macerata, ogni anno si svolge la tradizionale Festa della Crescia sfogliata.

Qui nascono tantissimi dolci golosi: la cicerchiata, la crema fritta (o cremino), le frittelle di polenta, i calcioni, i famosissimi maritozzi.

Di vino, vincisgrassi e casciotta d’Urbino di parliamo qui: Marche, luoghi e sapori tra Urbino e Fabriano,

Il piatto tipico più famoso delle Marche però sono loro: le olive all’ascolana. Finger food amatissimo in antipasti, aperitivi, come street food da passeggio in un cartoccio. Una tira l’altra di queste saporite olive ripiene di carne, impanate e fritte. Sono una ricetta nata nelle case dei nobili di un tempo, l’unico posto dove ci si poteva permettere di avanzare la carne. E gli avanzi di carni diverse servirono per creare questo gustosissimo antipasto, spesso servito assieme ai cremini, nelle occasioni speciali.

La ricetta

Qui trovate invece una la ricetta della pizza al formaggio marchigiana, piatto tipico della Pasqua, in abbinamento al salame di Fabriano, ma ottima in ogni periodo dell’anno.

Pizza di formaggio marchigiana

La ricetta originale della pizza marchigiana, tipica della tradizione e della colazione di Pasqua nella regione, a cura di Veronica e Carlo, autori del blog Il Soffio di Zefiro. La tradizione vuole che la ricetta originale fosse accompagnata da uova sode benedette, ciauscolo o salame di Fabriano e vino rosso. 

Porzioni 4 persone

Ingredienti

  • 4 uova
  • 150 ml latte
  • 3 cucchiai olio extravergine d’oliva
  • 100 g Parmigiano Reggiano grattugiato
  • 100 g pecorino grattugiato Meglio se di fossa
  • 500 g farina 00
  • 1 bustina lievito di birra secco o un cubetto di fresco
  • 1 cucchiaino sale
  • 1/2 cucchiaino zucchero
  • 1/2 cucchiaino noce moscata grattuggiata
  • 100 g Pecorino fresco a cubetti

Istruzioni

  1. Per preparare la Pizza di Formaggio Marchigiana, cominciate rompendo le uova in una ciotola molto ampia.
  2. Aggiungete il latte e l’olio e mescolate il tutto con una forchetta o con una frusta.
  3. Aggiungete la farina e il lievito di birra
  4. Mescolate bene gli ingredienti finché l’impasto non risulti liscio e ben amalgamato. Potete aiutarvi anche con la planetaria o la macchina del pane (con la funzione impasto)
  5. Dopo aver amalgamato bene gli ingredienti, aggiungete lo zucchero, il pepe e la noce moscata.
  6. Infine, aggiungete il pecorino e il parmigiano grattugiato, e se necessario, spostatevi a impastare su un piano di lavoro ben infarinato, per fare in modo che l’impasto non attacchi sulla superficie.
  7. Impastate fino a ottenere una palla liscia ed elastica. Lasciate lievitare per circa un paio in un ambiente caldo e umido, o nel forno spento con la luce accesa.
  8. Terminate le due ore, o comunque quando l’impasto sarà raddoppiato di volume, versatelo su una teglia rivestita di carta forno o unta con olio e spolverata di pangrattato.
  9. Tagliate a cubetti o listarelle abbastanza grosse il pecorino fresco e inseriteli verticalmente nell’impasto in più punti. Durante la cottura, i cubetti di formaggio fonderanno, creando così i caratteristici buchi della pizza di formaggio marchigiana.
  10. Lasciate lievitare per un’altro paio d’ore, trascorse le quali potrete procedere alla cottura.
  11. Cuocete la nostra pizza di formaggio a 160° per circa un’ora in forno ventilato.
  12. Verificate la cottura della pizza di formaggio marchigiana con la classica prova dello stecchino stecchino.
  13. Se non sarà ancora cotta a puntino, prolungate la cottura per una decina di minuti…
  14. Buon appetito

Note

Si ringraziano per le foto e la ricetta, Carlo e Veronica del blog Il Soffio di Zefiro, specializzato in ricette tipiche marchigiane. 

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