
Natale, la mappa dei Piatti tipici suddivisi regione per regione
Da Nord a Sud, ecco i prodotti regionali più gettonati a tavola durante le feste natalizie
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 06/12/2021
A Natale le tavole degli italiani si arricchiscono soprattutto dei piatti tipici e prodotti regionali della ricorrenza.
Tra i più gettonati ci sono il panone di Natale in Emilia Romagna, u piccilatiedd in Basilicata, il panpepato in Umbria, la pizza di Franz nel Molise, lu rintrocilio in Abruzzo, le pabassinas con sa sapa in Sardegna, la carbonata con polenta in Valle D’Aosta, il pangiallo nel Lazio, le carteddate in Puglia, i canederli in Trentino, la brovada e muset con polenta in Friuli, i quazunìelli in Calabria, il pandolce in Liguria, la pizza de Nata’ nelle Marche, i buccellati in Sicilia, il brodo di cappone in tazza in Toscana e l’insalata di rinforzo in Campania.
I PIATTI TIPICI DI NATALE PER REGIONE
I piatti di Natale in Abruzzo
Nel menu di Natale abruzzese si trovano diversi piatti tipici regionali caratteristici di questo periodo. Tra i primi piatti di Natale abruzzesi troviamo la minestra di cardi, zuppa di castagne e ceci, lasagna con macinato, mozzarella e parmigiano.
Tra i secondi: agnello arrosto e bollito di manzo. I dolci natalizi tradizionali, diversi per ogni provincia, sono: calcionetti fritti (panzerottini dolci con marmellata d’uva nera detta scrucchiata, ceci, noci tritate, mandorle triturate, mosto e cacao), ferratelle, ostie con ripieno di mandorle, noci e miele, neole, noci atterrati (mandorle con acqua e zucchero) e scrippelle.
Le “Pallotte Cacio e Uova”: storia di un piatto povero abruzzese
È una delle ricette abruzzesi più famose, che usa al posto della carne le uova, sicuramente molto più economiche. Un ottimo secondo piatto di antica tradizione e basso costo.
Ricetta tipica della cucina contadina e pastorale d’Abruzzo, le “Pallotte Cacio e Ove” sono da sempre considerate un piatto povero, nato dalla necessità di non gettare niente. Due caratteristiche accomunano i piatti dei contadini e pastori di una volta: si andava molto a occhio (le nostre nonne non avevano la bilancia) e si utilizzavano pochissimi ingredienti.
Le “Pallotte Cacio e Ove”, infatti, non sono altro che polpette preparate con pane raffermo, formaggio e uova, fritte e condite con un sugo di pomodoro. Una volta erano una pietanza fatta nelle case dei pastori abruzzesi per utilizzare gli avanzi delle caciotte.
Un’altra versione sulla loro origine è quella secondo la quale, come tutti i piatti poveri, nascono dalla tradizione contadina per sopperire alla scarsità di carne, soprattutto durante la guerra.
Infatti, con l’invasione tedesca le case contadine venivano saccheggiate e i contadini erano costretti a nascondere del formaggio, qualche pezzo di pane e delle uova sotto i mattoni. Le donne per poter sfamare i propri figli inventarono questo delizioso pasto. Dopo la guerra continuarono a cucinare questo piatto, ma per altre necessità, come le lunghe giornate in campagna, dove serviva un pasto veloce e sostanzioso.
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Il menu di Natale in Basilicata
A Natale in Basilicata troviamo: minestra di scarole, verze e cardi cotta in brodo di tacchino e salami con aggiunta di formaggio grattugiato e a pezzettini.
Non manca per secondo il baccalà lesso con peperoni cruschi (seccati al sole e calati per pochi secondi nell’olio d’oliva bollente).
Tipici sono anche gli strascinati al ragù di carne mista (pasta casereccia chiamata così perché strisciati a forza con le dita), piccilatiedd, pane con le mandorle, pettole (pasta lievitata fritta con alici) e come dolci i calzoncelli (panzerotti fritti ripieni di salsa di ceci o castagne lesse. Il tutto accompagnato da un buon vino locale, ad esempio Aglianico del Vulture.
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Il menu di Natale in Calabria
Come antipasti, crespelle ripiene alle alici e salumi Dop come salsiccia, capocollo, pancetta e soppressata con aggiunta di pecorino crotonese e caciocavallo silano.
- Tra i primi, le scillatelle (o fileya) con ragù di maiale, minestra maritata con verdure di campo e fagioli, mentre tra i secondi capretto al forno alle erbe selvatiche con patate, pesce stocco di Cittanova (spugnato con l’acqua dello Zomaro) con la ‘ghiotta (sughetto di olio, cipolla, pomodori, olive, capperi e uvetta).
- Come contorno, il broccolo calabrese saltato in padella e condito con peperoncino.
- Tra i dolci, fichi a crocetta ricoperti al cioccolato, torroncini, dolci al cedro e al bergamotto.
- Vini e liquori: Cirò, liquirizia e grappa al peperoncino.
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Il menu di Natale in Campania
Minestra maritata di cicoria scarola e “borraccia” (erba amara e pelosa) in brodo di cappone con magari aggiunta facoltativa di uova sbattute con peperoncino e carne di vitello, spaghetti alle vongole, cappone imbottito e la famosa insalata di rinforzo (cavolfiore, sottaceti misti, peperoni detti papacelle, olive di Gaeta e acciughe salate) .
Come dolci Struffoli, Roccocò e frutta secca.
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Il menu di Natale in Emilia Romagna

Come antipasto il tradizionale culatello di Zibello, mentre tra i primi tagliatelle al ragù, lasagne, tortellini in brodo (con ripieno di carne) e passatelli e Anolini in brodo (nella foto).
Come secondi, cotechino di Modena, zampone con lenticchie, puré e mostarda, formaggio di Fossa con la Saba (una salsa prodotta con mosto cotto e aromi naturali).
Trionfano tra dolci, il Panone di Natale di Bologna (a base di farina, mostarda di mele cotogne, miele, cacao, cioccolata fondente e fichi secchi). Come vini il Pignoletto dei Colli bolognesi e il Sangiovese.
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Il menu di Natale in Friuli Venezia Giulia
A Natale e alla Vigilia in tavola Brovada e muset (zuppa di rape e cotechino) con polenta, trippa, sugo, formaggio, cappone e il dolce la gubana (noci, mandorle, uvetta, miele, vino e rhum, avvolto in sfoglia).
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Il menu di Natale in Lazio
Per la Vigilia di Natale a tavola la tradizione privilegia fritto misto di verdure (broccoli e carciofi), baccalà fritto e il capitone.
Per il giorno di Natale, abbacchio al forno con patate e cappelletti in brodo, bollito misto e tacchino ripieno.
Dolce: panpepato e pangiallo (frutta secca e canditi con farina, miele e cioccolato).
Il menu di Natale in Liguria
A Natale in Liguria si mangiano maccheroni in brodo, ravioli alla genovese (ripieno di vitello, animelle, uova, erbe, pangrattato e parmigiano), stecchi fritti (spiedini di rigaglie di pollo con funghi freschi, besciamella e parmigiano), cappone lesso e cappon magro (piatto fatto esclusivamente di verdure o di pesce), salsicce e spinaci, faraona al forno
Come dolce il pandolce (impasto di farina, uvetta, zucca candita a pezzetti essenza di fiori d’arancio i pinoli pistacchi semi di finocchio latte e marsala), canditi, torrone, uva, fichi secchi e noci innaffiati da un buon Rossese di Dolceaqua.
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Il menu di Natale in Lombardia
Consommè di cappone in gelatina, tortellini o casoncelli in brodo, cappone ripieno con tritato, uova grana e mortadella, accompagnato da mostarda di Cremona, stecchini (spiedini di pollo e vitello) con insalata e come dolce il “Pan di Toni” e il panettone.
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Il Menu di Natale nelle Marche
A Natale nelle Marche tra le ricette tipiche troviamo i maccheroncini di Campofilone in sugo, cappelletti in brodo di carne, vincisgrassi (timballo di manzo macinato, salsiccia, pollo tritato, prosciutto crudo, a volte con aggiunta di funghi) e cappone arrosto.
Menu di Natale: ricette e piatti tipici delle Marche dall’antipasto al dolce
Come dolci, la pizza de Nata’ (pasta di pane con frutta secca, uvetta, cioccolato in polvere, limone e arancio grattugiati, fichi e zucchero) e il fristingo (impasto di fichi, cioccolato, canditi e frutta secca).
Tra i vini, la Vernaccia di Serrapetrona, vino cotto e vino di visciole (ricavato dalle tipiche amarene).
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Il menu di Natale nelle Marche
Zuppa di cardi, pizza di Franz in brodo caldo (pezzettini di pizza a base di uova parmigiano grattugiato e prezzemolo al forno).
Protagonista anche lo stoccafisso, anzi, il baccalà arracanato (mollica di pane aglio prezzemolo origano uva passa pinoli e noci) o baccalà al forno con verza, prezzemolo, mollica di pane, uvetta e gherigli di noci. Per dolce i calciuni a base di farina, vino, castagne lessate, rhum, cioccolato, miele, mandorle, cedro candito, cannella, uova e vaniglia. Come vini: il Montepulciano o il Trebbiano.
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Il Menu di Natale in Piemonte
Cappone di Morozzo al forno, bue bollito di Carrù e Moncalvo, insalata di carne cruda all’albese, peperoni in bagna cauda (salsa a base di olio, aglio e acciughe), acciughe al verde, flan del cardo, tayarin con pancetta petto d’oca affumicato, agnolotti al plin con sugo d’arrosto e risotto con radicchio, cappone arrosto, misto di bollito con salse, carote e patate al forno.
Dolci: mousse di mele rosse Igp, torta di nocciole e zabaione, torrone d’Alba.
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Menu di Natale in Puglia
Cime di rapa stufate, panzerotti fritti con ripieno di mozzarella, pomodoro e formaggio o con ricotta scuanta, anguilla arrostita con alloro, baccalà in umido (con cipolla e olive), baccalà fritto, agnello al forno con lampascioni, cutturidd.
Come dolce le pettole (frittelle tonde che si possono anche intingere nello zucchero), le cartellate (dolci fritti a forma di rosa e guarniti con miele o mosto), il torrone e i porcedduzzi (frittelline piccolissime con miele o zucchero), fichi secchi e pasticceria di mandorle.
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Il menu di Natale in Sardegna
- Tra gli antipasti, salsiccia, pecorino e olive “a schibeci”. Culurgiones de casu (ravioli ripieni di pecorino fresco, bietola, noce moscata e zafferano) conditi con sugo di pomodoro e pecorino grattugiato, gnocchetti sardi al sugo di salsiccia, agnello con patate al forno, porcetto al mirto.
- Sedano, finocchio e ravanelli accompagnano i piatti rinfrescando il palato.
- Tra i dolci, ricotta con miele, le seadas al miele.
- Tra i vini, Cannonau e Moscato.
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Il menu di Natale in Sicilia
- Sfincione (pizza base di cipolla), scacce ragusane, cardi in pastella e gallina in brodo, insalate di arance con aringa e cipolla, agnello al forno.
- Non mancano sformato di anellini al forno con ricotta, pasta con le sarde e sarde a beccafico (ripiene di mollica, pinoli, bucce di arance, foglie di alloro e uva passa), carne con pancetta coppata con contorno di sparaceddi e caponata.
- Per dolci, buccellati di Enna (dolci tipici ripieni di fichi secchi), cassate e cannoli, mustazzoli a base di mandorle, cannella e chiodi di garofano e cubbàita (torrone di miele con nocciole e mandorle o pistacchi).
- Vini: di Alcamo e dell’Etna e Zibibbo di Pantelleria.
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Il menu di Natale in Toscana
Crostini di fegatini, brodo di cappone in tazza o cappelletti in brodo, arrosto di faraona, anatra, fegatelli e tordi con insalata oppure cappone ripieno e sformato di gobbi. Dolci: i cavallucci e i ricciarelli.
Il menu di Natale in Trentino
Canederli (polpettine di pane raffermo, speck, pancetta e salame, farina, uova, latte e brodo condite con spinaci, funghi o fegato di vitello): possono essere conditi, una volta lessati, anche con burro fuso e formaggio oppure ragù di carne.
Strangolapreti conditi con burro, salvia e parmigiano, capriolo o capretto al forno con patate.
Come dolci strüdel o zelten.
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Il menu di Natale in Umbria
Cappelletti ripieni di cappone e piccione, contorno di cardi umbri, cappone bollito e come dolce il panpepato (farina, noci, cioccolato fondente, mandorle, scorza di arancia candita, uva passa, miele, pinoli, nocciole, pepe macinato e vino rosso), le pinoccate fatte di zucchero e pinoli e il torciglione serpentello di pasta dolce con mandorle.
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Il menu di Natale in Valle d’Aosta
Mocetta in crostini al miele (salume di muscolo di vacca, pecora o capra essiccata e aromatizzato con erbe di montagna, ginepro e aglio), lardo con castagne cotte e caramellate con miele, crostini con fonduta e tartufo, zuppa alla Valpellinentze (cavolo, verza, fette di pane raffermo, fontina, brodo, cannella e noce moscata, salsiccia con patate e carbonata valdostana con Polenta (sottili strisce di carne macerate nel vino rosso con aromi).
Come dolce pere a sciroppo servite con crema di cioccolato e panna montata (pere cotte con zucchero, vaniglia, chiodi di garofano, acqua e vino rosso, ridotte a sciroppo), tegole (pasticcini secchi) e caffè mandolà molto robusto alle mandorle tritate.
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Il menu di Natale in Veneto
Come antipasto salumi vari (soppressa e salsiccia luganega), tra i primi brodo di cappone, risotto al radicchio, gnocchi al sugo d’anatra.
Come secondi, polenta e baccalà, lesso di manzo “al cren” (salsa di rafano) con contorno di purè di patate.
Tra i dolci il pandoro di Verona, la mostarda con il mascarpone, il mandorlato di Cologna Veneta. Per innaffiare il tutto un ottimo Amarone della Valpolicella o un buon Raboso delle terre del Piave e alla fine un brindisi augurale con le bollicine del Prosecco di Conegliano o di Valdobbiadene.
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Fonte: Coldiretti.
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